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Le «rose di Thomas» per le adozioni a distanza in Africa

L’ulivo piantato per Thomas
L’ulivo piantato per Thomas
L’ulivo piantato per Thomas
L’ulivo piantato per Thomas

Coltivano fiori che vendono per sostenere un’adozione a distanza in Mozambico. «Le rose di Thomas» è il nome del progetto di solidarietà nato da un’idea degli studenti dell’IIS Stefani-Bentegodi, sede di Isola della Scala, che in questo modo hanno voluto ricordare il loro compagno Thomas Passarini, prematuramente scomparso nel novembre del 2010. A un anno dalla sua morte, nel 2011, in occasione del suo diciottesimo compleanno, i suoi compagni e docenti hanno piantato in sua memoria un ulivo nel giardino della sede di Isola della Scala dedicandogli il progetto «Le rose di Thomas». L’iniziativa benefica prevede la vendita di rose il cui ricavato è finalizzato al sostegno dell’adozione a distanza di una bambina che vive nella casa di accoglienza gestita in Mozambico da padre Luciano Cominotti, il missionario che arriverà nell’aula magna dell’IIS Stefani-Bentegodi oggi alle ore 10, per raccontare ai ragazzi come il loro contributo abbia negli anni cambiato la vita della ragazzina adottata nove anni fa. La testimonianza di come da una giovane vita spezzata possa scaturire un generoso gesto di amore che prosegue ininterrottamente da quasi un decennio. Padre Cominotti è responsabile della Casa di accoglienza di Guruè intitolata ai Fratelli Corrà, dove ogni giorno più di 300 bambini trovano rifugio e un pasto caldo ed è supportato dall’associazione isolana Opera Fratelli Corrà che gestisce la rete di adozioni a distanza. Le «Rose di Thomas» vengono coltivate nella sede di Isola della Scala e sono curate dal dagli studenti dell'indirizzo agrario e dal responsabile della serra. Per chi volesse supportare il progetto di solidarietà, la vendita inizia ogni anno nel periodo primaverile. •

L.M.

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