<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Consulta del turismo: «Nasce monca»

Nasce la Consulta comunale del turismo ma è subito polemica
Nasce la Consulta comunale del turismo ma è subito polemica
Nasce la Consulta comunale del turismo ma è subito polemica
Nasce la Consulta comunale del turismo ma è subito polemica

A Malcesine nasce la Consulta sul turismo ma senza i commercianti e scoppia subito la polemica. Le critiche hanno cominciato a piovere sull’amministrazione comunale non appena sono stati nominati i rappresentanti della Consulta. Secondo lo statuto la Consulta, istituita il 31 ottobre 2019 dal Consiglio comunale, oltre all’assessore al Turismo, Sara Pallua, presidente, deve essere composta da sei membri: uno per la maggioranza, uno per le minoranze, un albergatore, un commerciante, un esercente, un tecnico esperto del settore. Dopo la presentazione delle nove candidature giunte in municipio, sono stati nominati Massimo Marchiotto, espressione del gruppo di opposizione Vivere Malcesine; Adriano Gagliardi, indicato dall’assessore Pallua; Franco Zanetti prescelto dall’Associazione Albergatori Malcesine; Rocco Testa per l’Associazione Pubblici Esercizi Malcesine; Antonio Saglia, presentato dal consigliere comunale Christian Chincarini e infine Paolo Caldana, funzionario di Confcommercio Verona. Ma subito Antonella Giacomazzi, alla guida dell’Associazione commercianti artigiani «Malcesine tutto l’anno», gruppo rimasto fuori dalla Consulta, con i suoi due candidati, i commercianti storici Davide Fambri e Raffaello Petrucci, ha scritto una lettera al sindaco Giuseppe Lombardi, all’assessore Pallua, al segretario comunale, e per conoscenza alle minoranze consiliari, ai dirigenti di Confcommercio, ad Ama e Apem, per stigmatizzare l’accaduto. La presidente Acam si dice «fortemente delusa», esprimendo «disappunto e incredulità nel notare che è stato del tutto ignorato ciò che lo statuto prevede. Sono nomine che rimpolpano il gruppo di maggioranza», sottolinea Giacomazzi. Il rammarico è accentuato dal fatto che «non solo sono state ignorate le nostre candidature, ma non è stato eletto nemmeno un membro operativo del commercio: Caldana è un dirigente in Confcommercio ma non un commerciante. Come categoria non siamo rappresentati». Giacomazzi chiede di inserire un loro rappresentante. Critiche anche le consigliere di minoranza di Vivere Malcesine, Martina Gasparini e Aurora Floridia, che hanno inviato un’interrogazione a risposta scritta all’assessore Pallua per chiedere lumi sull’esclusione dei candidati di Acam. Inoltre chiedono il motivo della nomina di due rappresentanti della maggioranza (Gagliardi e Saglia) se lo statuto ne prevede solo uno, oltre alla presidenza, e perché il sindaco non abbia rispettato il regolamento sulla parità di genere: l’unica donna inserita è l’assessora al Turismo. Sorpresi e rammaricati anche Stefano Testa e Claudio Bertuzzi, consiglieri del gruppo di opposizione Malcesine 2.0. «Si tratta praticamente di una estensione dell’amministrazione. Già la Consulta era uno strumento inutile prima, ora lo è anche di più: ciò dimostra la totale ignavia dell’amministrazione sul settore turistico». •

Emanuele Zanini

Suggerimenti