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Rifiuti inquinanti sotto la Valdastico Assolto Venturi

Se l’inquinamento c’è stato, ma bisognerà attendere la motivazione della sentenza, comunque non sono stati gli imputati a provocarlo. Il processo per i presunti rifiuti sotto la Valdastico sud si è chiuso ieri con l’assoluzione dei quattro imputati: Mauro Meriano, 58 anni, della Portlamb srl di Salò nel Bresciano; Luigi Persegato, 50 anni, titolare della Co.Se.Co. srl di Lozzo Atestino nel Padovano; Simone Matteo Venturi, 51 anni, della Ecodem srl di Villafranca di Verona e Andrea Fusco, 47 anni, della «Locatelli geometra Gabriele spa» di Bergamo. L’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia sulla presunta presenza di materiali inquinanti nel sottofondo dell’A31 era partita dopo gli esposti presentati da alcune associazioni alla fine del 2011. A gettare l’ombra del sospetto sui rischi per la salute arrecati dalle scorie che sarebbero state seminate lungo molti dei 54,3 chilometri dell’arteria erano state alcune fotografie finite sui social, il decesso di un cane che si era fermato a bere in uno dei canali accanto all’infrastruttura e le analisi che sarebbero risultate fuori dai limiti di legge per alcuni inquinanti. Nell’estate del 2013 la Dda veneziana spiccò 27 avvisi di garanzia, ipotizzando a vario titolo il falso ideologico e il traffico illegale di rifiuti. Decise inoltre di procedere con altri accertamenti. L’anno successivo si tenne invece l’incidente probatorio davanti al tribunale di Venezia. Secondo i tre periti nominati dal giudice, sotto l’asfalto dell’autostrada c’erano rifiuti pericolosi, scarti di acciaierie. Durante la successiva discussione davanti al giudice era stata confermata la presenza di rifiuti, ma era stato sottolineato che non si trattava di materiale pericoloso e che gli sforamenti non erano tali da provocare danni ambientali. L’inchiesta sui sospetti veleni sotto il prolungamento dell’A31 si chiuse nella primavera del 2016 con la richiesta di archiviazione per 23 indagati e di rinvio a giudizio per 7 persone. Tre di queste ultime vennero però prosciolte da tutte le accuse al termine dell’udienza preliminare. Finirono a processo solamente Meriano, Persegato, Venturi e Fusco per rispondere di presunta gestione abusiva di rifiuti e frode. Ieri assolti. •

Valentino Gonzato

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