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Morta la donna che si era persa nel bosco

Gavardo, Brescia: i soccorritori impegnati nelle ricerche della donna di 80 anni, poi trovata morta
Gavardo, Brescia: i soccorritori impegnati nelle ricerche della donna di 80 anni, poi trovata morta
Gavardo, Brescia: i soccorritori impegnati nelle ricerche della donna di 80 anni, poi trovata morta
Gavardo, Brescia: i soccorritori impegnati nelle ricerche della donna di 80 anni, poi trovata morta

La speranza di trovare nonna Elisa in vita si è infranta nel primo pomeriggio di ieri, quando i soccorritori hanno avvistato il corpo dell’ottantenne castelnovese in un dirupo, a un paio di chilometri in linea d’aria dalla zona sul monte Tesio, sopra il paese bresciano di Gavardo, da dove era scomparsa domenica pomeriggio mentre raccoglieva castagne assieme ad alcuni familiari e amici. Il punto del ritrovamento è in località Case Nuove, tra i monti che circondano il paese di Vallio Terme. Un territorio vasto e impervio dove lunedì pomeriggio, a circa ventiquattro ore dalla scomparsa, una abitante di un’altra località di Vallio Terme, Caschino, ha chiamato il 112 segnalando di aver sentito delle grida provenire dai boschi circostanti. Per qualche ora le urla sono state avvertite anche da alcuni soccorritori, ma l’eco ha impedito di individuare chiaramente la voce e il punto esatto da cui proveniva. Su questo aspetto c’è la massima cautela da parte di chi ha coordinato le ricerche: non è possibile stabilire con certezza se si sia trattato di una richiesta di aiuto dell’anziana, si tratta di un’informazione che potrebbe arrivare solo se verrà disposta l’autopsia per conoscere l’ora del decesso. Per raggiungere il corpo della signora Elisa sono intervenuti i vigili del fuoco del nucleo Speleo-alpino-fluviale (Saf), il Soccorso alpino e i carabinieri forestali, accompagnati da un esperto della zona, mentre il recupero è stato effettuato con un’eliambulanza del 118. La salma è stata portata all’ospedale di Gavardo, a disposizione del magistrato che stabilirà se effettuare l’autopsia. Elisa Bersanelli, classe 1939, era originaria di località Ronchi, la frazione di Castelnuovo del Garda affacciata sul lago. Lascia il marito Umberto, i figli Lauretta, Ornella e Claudio, tre nipoti e i fratelli Giuliano e Paolina. Tutti quelli che la conoscevano la descrivono come una donna energica, grintosa, sempre in movimento. Tempra confermata dai chilometri percorsi per arrivare nel punto in cui ha trovato tragicamente la morte, sfidando sentieri e condizioni meteo-climatiche difficili. La macchina dei soccorsi si è messa in moto intorno alle 17 di domenica, quando i familiari hanno dato l’allarme dopo averla persa di vista mentre erano tutti impegnati nella raccolta delle castagne. Un centinaio le persone che per quarantotto ore si sono mobilitate per battere a tappeto la zona del monte Tesio e successivamente quella verso Vallio Terme: vigili del fuoco, soccorso alpino, carabinieri, protezione civile, Gruppo volontari del Garda e l’aiuto di unità cinofile, droni ed elicottero. La notizia che la scomparsa si è trasformata in tragedia ha scosso la comunità castelnovese e in particolare l’abitato dei Ronchi dove Elisa, chiamata da tutti Lisetta, era molto conosciuta e amata. «Siamo della stessa classe, siamo cresciuti insieme e siamo sempre stati vicini di casa», racconta ancora incredulo Luigi Gianelli, «lei era una donna molto vivace, attiva, amava andare in cerca di funghi o lumache. Siamo tutti dispiaciuti per quello che è successo». Per una fatale coincidenza, sui monti attorno a Vallio Terme domenica era stato necessario un primo intervento di soccorso per recuperare un uomo di 62 anni del luogo, che era scivolato su un sentiero cadendo in un dirupo: in questo caso è stato lo stesso malcapitato a dare l’allarme con il suo cellulare. •

Katia Ferraro

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