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Conferenza stampa

Luca Zaia: «Il Veneto è la regione che vaccina di più in Italia. Appesi a un filo per la zona gialla»

Luca Zaia in diretta
Luca Zaia in diretta
Luca Zaia - diretta 3 dicembre 2021

Il presidente del Veneto, Luca Zaia torna in diretta per dare gli ultimi aggiornamenti sulla situazione coronavirus. Il Veneto torna sopra quota 3mila positivi al giorno e gli ospedali sono sotto stress con oltre l'80% di non vaccinati nelle intensive. Secondo il governatore sono stati superati due dei tre parametri per passare in zona gialla, vale a dire l'incidenza e l'occupazione delle intensive.

«Siamo appesi al fino delle aree non critiche dove siamo a un 8% di occupazione mentre il limite è del 15%», dice Zaia sottolineando che il Veneto è la regione d'Italia dove si vaccina di più anche se mancano all'appello ancora 650mila persone da vaccinare.

Anche il sistema dei tamponi è sotto forte stress e si attendono rinforzi, in particolare per l'ambito scolastico, da parte del commissario Figliuolo. Intanto l'assessore Lanzarin annuncia che si sta lavorando con i pediatri per prepararsi alla vaccinazione pediatrica. Qui di seguito i dettagli della diretta:

 

IL BOLLETTINO

«Abbiamo superato quota 19 milioni di tamponi eseguiti da inizio pandemia. Sono 3.116  i positivi nelle ultime 24 ore su 98.015 tamponi, l'incidenza  è del 3.18%. I positivi di oggi sono 35.705. I ricoverati sono 664 (+25): 549 in area non critica (+15) e 115 in terapia intensiva (+10). I morti sono 9 nelle ultime 24 ore.»

 

VACCINI

«Ieri in Veneto fatte 42.054 inoculazioni, siamo la regione in rapporto al numero di abitanti che sta vaccinando di più. Abbiamo quasi 3mila persone che hanno fatto la prima dose e 36.610 terze dosi. Io non ce l’ho con i no vax ma vaccinarsi è la soluzione. Non possiamo continuare a diffondere l’alibi che questo virus si cura a casa. Basta. Il 93% si cura già a casa, ma senza pneumologie e terapie intensive molti sarebbero morti»

 

ZONA GIALLA

«Abbiamo una incidenza a 317.1 su 100mila abitanti (150 per passaggio di zona), rt 1.39, terapie intensive 10% (superata la soglia del giallo), occupazione area non critica 8% (limite 15%). Pur avendo due parametri su tre in zona gialla, siamo ancora in bianco, siamo appesi al filo dell'area non critica, ci mancano 7 punti per passare in gialla. Ricordo che in zona gialla c'è l'obbligo di mascherina anche all'aperto, cosa che io consiglio anche adesso. Io faccio palestra con la fp3; c'è poi la riduzione dei posti a tavola al ristorante e in periodo di feste non è il massimo, riduzione al 50 per cento di cinema e teatri»

 

RICOVERI

«Perché siamo arrivati a questo punto nonostante i vaccini? I grafici ci mostrano che i vaccini funzionano e infatti gli infettati non vaccinati sono tantissimi e, se guardiamo bene tra i ricoverati, notiamo che i non vaccinati ci riempiono l'ospedale. I vaccinati che finiscono in ospedale sono tutti over 80 e con altre patologie. Sono circa 650mila le persone che potrebbero ancora vaccinarsi e non lo fanno, di queste almeno 50mila sono lavoratori. La vera sfida è quella di convincere i cittadini di valutare l'opportunità di vaccinarsi. Non siamo al soldo di nessuno, ma questa è l'unica soluzione per svuotare gli ospedali. Abbiamo quasi 700 persone in ospedale e non mi vengano a dire che basta curarli a casa perché non è così. La terza dose, booster, è la vera partita per evitare di riempire gli ospedali dove si sta cominciando a consumare una nuova battaglia. Si è già cominciato a diminuire letti per altre patologie, questi del covid sono malati complicati che hanno bisogno di un team di cura».

 

BAMBINI

«Entra in pista anche il tema del Pfizer pediatrico e l'assessore Lanzarin sta lavorando a un'ottima soluzione con i pediatri. Se riuscissimo ad aprire questo canale speciale, sarebbe l'ideale»

 

TAMPONI

«Siamo sotto forte pressione per i tamponi, ottima la scelta di Figliuolo di mandare nelle regioni dei team per rinforzare queste operazioni, in particolare per il tracciamento nelle scuole»

 

MEDICI

«Sulla carenza di medici paghiamo lo scotto di una mancata programmazione, che peraltro non ci compete. Per anni abbiamo detto che si doveva riprogrammare il numero dei medici. Ricordo che nel 2018 abbiamo assunto 300 medici laureati ma non specializzati, scatenando un putiferio. Oggi è normale, ma c’è voluto il Covid di mezzo, così come è normale chiedere di lavorare a un medico oltre i 70 anni. Senza pensare a chi preferisce lavorare nel pubblico o privato. In un mondo in cui la sanità è universalistica, ed è giusto che così sia, i professionisti lasciano un lavoro massacrante dove vengono pagati poco e vanno in spazi dove si lavora meglio»

 

SUPER GREEN PASS

«Le limitazioni nelle varie aree colorate non valgono per chi ha un Green Pass da vaccinazione  (super Green Pass) rispetto a chi ha un Green Pass da tampone»

 

Interviene l'assessore Lanzarin

VACCINI PEDIATRICI. «Ieri abbiamo fatto un incontro con i pediatri in attesa della circolare di Aifa. La platea di potenziali soggetti da vaccinare è di 302mila bambini dai 5 agli 11 anni di età. Abbiamo ripreso il protocollo approvato con loro per la fascia 12-16  pensando che al momento sia molto importante la conoscenza del bimbo e il contatto con la famiglia. Con i 525 pediatri di libera scelta si è condiviso di fare la vaccinazione nei propri ambulatori o in hub dedicati o a domicilio per quelli che non possono muoversi. Il protocollo precedente aveva avuto una adesione del 60%, ma solo il 32% degli aderenti aveva poi fatto materialmente la vaccinazione. Le vaccinazioni fatte finora dai pediatri è stata 17.632.  Abbiamo lasciato alle singole aziende Ulss decidere la modalità, se in hub con linee dedicate o negli ambulatori. Siamo in attesa anche di capire come arriveranno i vaccini pediatrici per definire anche la logistica. La data d'inizio dovrebbe essere il 16 dicembre, ma attendiamo la circolare ufficiale»

Giorgia Cozzolino

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