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L'annuncio

Zaia: «Stop ai tamponi gratis. Oggi avremmo gli ospedali pieni se non avessimo il 75% di veneti con il vaccino»

Lunghe code ieri in fiera per effettuare i tamponi (Marchiori)
Lunghe code ieri in fiera per effettuare i tamponi (Marchiori)
Lunghe code ieri in fiera per effettuare i tamponi (Marchiori)
Lunghe code ieri in fiera per effettuare i tamponi (Marchiori)

Tamponi usati per ottenere il green pass, ma presto potrebbe arrivare uno stop alla gratuità. Il tutto, molto probabilmente, per convincere anche i più ostinati a vaccinarsi. Lo ha rivelato il presidente Luca Zaia al Gazzettino spiegando che con l'avvio dell'obbligatorietà del green pass per molte attività sociali, i centri tampone del Veneto sono letteralmente presi d'assalto e che in tutta la regione si è arrivati a farne  più di 50mila in un solo giorno. 

Situazione molto simile anche nei centri veronesi: ieri al punto di Verona Fiera  si sono verificate lunghe code e anche questa mattina vi erano diverse persone in attesa mentre è raddoppiato il numero delle persone che accede al bus itinerante messo a disposizione da Ulss9 e Atv.

Domani è attesa quindi l'ufficialità da parte di Zaia che terrà alle 12.30 il suo consueto punto stampa in diretta Facebook dalla sede della protezione civile di Marghera. Ed è probabile che già da ferragosto i tamponi, per chi non è inviato dal Sisp o non dispone di prescrizione medica, tornino a pagamento. La Regione aveva infatti introdotto la gratuità a inizio del mese di luglio per poter ampliare il più possibile la tracciabilità del virus, rendendo quindi il monitoraggio della nuova variante Delta più efficace. Tra qualche giorno ci sarà il dietro front per evitare che il test rapido gratuito diventi un sostitutivo del vaccino nell'ottica dell'ottenimento del green pass.

«Quando si vede un vaccinato si sappia che ha contribuito non solo alla tutela della propria salute ma anche a quella della comunità», ha detto ieri  Zaia, a margine di un evento a Pieve di Soligo (Treviso). «Nel rispetto delle idee di tutti, dal pro-vax al no-vax - ha aggiunto - debbo dire che oggi non avremmo appena 182 persone ricoverate se non avessimo il 75% di veneti con il vaccino e, inoltre, è questo che ci permette di non chiudere le attività».

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