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Coronavirus, gli aggiornamenti

Zaia: «Curva appiattita, ma resta la pressione ospedaliera». Nuova ordinanza sui negozi

Zaia in conferenza stampa
Zaia in conferenza stampa
Zaia punto stampa 27 novembre

Il presidente Luca Zaia in conferenza stampa da Marghera con gli aggiornamenti sul coronavirus in Veneto.

 

I DATI

«3.400 nuovi positivi ma con tanti tamponi. Cala il numero dei ricoveri: - 5. 60 i decessi. Abbiamo raggiunto la parte superiore della curva»

 

IL DPCM E LO SCI

«Ieri riunione con Bocca e presidente delle Regioni: serve un confronto serrato per costruire il dpcm, forse il più importante della storia del covid. Ci saranno tre attori, covid, vaccini e influenza. E bisognerà parlare di economia: per il mondo dello sci bisogna avere rispetto dei lavoratori. Non possiamo essere gli unici chiusi dell'arco alpino. Ci sarà un fondo per le regioni, 250 milioni di euro, che hanno fatto ulteriori restrizioni, come noi Emilia e Friuli».

 

NUOVA ORDINANZA VALEVOLE FINO AL 4 DICEMBRE (scarica il testo)

«Il sabato negozi di medie e grandi dimensioni riaperti se vengono rispettati i rapporti fra clienti e metri stabiliti dall'ultima ordinanza, ma non quelli dei centri commerciali, chiusi per dpcm. Nei centri commerciali aperti solo negozi alimentari, edicole, tabaccherie e farmacie. Ma la gente deve rimanere attenta agli assembramenti».

Le regole: Esercizi fino a 40 mq. di superficie di vendita: 1 cliente. Esercizi sopra i mq. 40 di superficie di vendita: 1 cliente ogni 20 metri quadrati.

 

FASCIA GIALLA «I dati continuano ad essere buoni, o a migliorare leggermente, ma la pressione sugli ospedali resta alta». «Sappiate che siamo sommersi di richieste di lockdown da parte di tanti cittadini. Prepariamoci a restare al fronte fino ad aprile».

 

SCUOLA «Riaprire il 9 sarebbe un errore. Tutti siamo per riaprire la scuola: piuttosto fissiamo una data plausibile per riaprire».

 

GIORNALISTI «In tanti ragazzi mi scrivono che vorrebbero fare i giornalisti. sarebbe bello se qualche volta voi raccontaste il vostro percorso». E quando i presenti rispondono che poi rischiano di prendere insulti, replica:  «Chi insulta in generale e chi insulta i giornalisti in particolare ha sempre torto, perché stanno facendo un lavoro fondamentale in questa fase».

Riccardo Verzè

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