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La situazione Covid

Zaia: «Nessuna restrizione per i non vaccinati». Russo: «Tasso di positività a scuola è un terzo rispetto a un anno fa»

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La diretta di Luca Zaia, 10 novembre
La diretta di Luca Zaia, 10 novembre
Zaia, diretta 10 novembre 2021

Il presidente della Regione Luca Zaia alle 12,30 sul nostro sito in diretta dalla Protezione civile a Marghera, aggiorna sulla situazione del coronavirus in Veneto.

Con lui la dottoressa Francesca Russo, responsabile della Prevenzione del Veneto, sui dati e la scuola, e il dottore Paolo Rosi, responsabile del Suem, che parlerà delle Terapie intensive e le proiezioni.

 

I DATI

Tamponi: finora sono 7.227.538 molecolati e 9.644.821 rapidi (dal 21 febbraio 2020). I nuovi casi nelle ultime 24 ore sono 931 su 84.248 tamponi, l'1,10%. I positivi attuali sono 13.609. I ricoverati sono 330 (+11), di cui 273 in area non critica (+12) e 57 (+1) in terapia intensiva. Nelle intensive non Covid ci sono 354 persone. I morti finora sono 11.858 (+2). I dimessi sono 23.827 (+13).

Vaccini: finora le dosi somministrate sono quasi 7.367.000. Nelle ultime 24 ore sono stte somministrate 14.248 dosi, di cui 1015 prime dosi, 4.517 cicli completi e 8.716 terze dosi (queste in totale sono 166.204).

 

Entreremo nel vivo della terza dose da fine novembre, a sei mesi da quando abbiamo avuto piena disponibilità di vaccini, a maggio.

Per fasce d'età: 12-19 anni, il 69,7% ha fatto il ciclo completo oppure la prima dose e già prenotato la seconda; 20-29 anni l'83,3%, 30-39 anni il 78,9%, 40-49 anni il 79,5%, 50-59 anni l'85,4%, 60-69 anni l'89,8%, 70-79 anni il 93%, over 80 il 99,9%. La media regionale di chi ha fatto il ciclo completo o la prima dose e prenotato la seconda è l'84,7%.

 

Tra i positivi che troviamo, la maggior parte sono asintomatici. Tra i vaccinati c'è meno possibilità di avere sintomi e quando ci sono sono blandi. Faccio il confronto da un anno all'altro: il 10 novembre 2020 facevamo 50mila tamponi, oggi 84mila, con un'incidenza allora del 5,47% e oggi dell'1,1%, i positivi erano 2763 oggi 931, in terapia intensiva erano 210 e oggi 57, i ricoverato erano 1700 e oggi 273.

Serve continuare con le precauzioni, mascherine e altro. Siamo fortemente preoccupati che nelle piazze, dalle castagne alle proteste no vax, vediamo tanta gente senza mascherina. C'è un 15% di popolazione che per vari motivi non può vaccinarsi e va tutelata. Chi va a manifestare in piazza può farlo, ma almeno prenda precauzioni. 

Non buttiamo via tutto il lavoro fatto finora. La gente mi chiede se torneremo al lockdown: con questi dati no, ma non dimentichiamo che il rischio di cambiare colore è sempre dietro l'angolo. 

 

Non è praticabile una scelta come quella dell'Austria, di restrizioni per i non vaccinati, va contro la nostra Costituzione. Il Green pass è stato fatto proprio in in questa direzione, per evitare diversità di trattamento nei confronti dei cittadini. Noi non stiamo valutando misure del genere.

 

Liste d'attesa: siamo partiti da un ritardo di 500mila prestazioni e stiamo recuperando coinvolgendo anche i privati, perché abbiamo migliaia di dipendenti occupati per i tamponi e  1600 per le vaccinazioni.

 

DOTTORESSA RUSSO:

La circolare sulla scuola è arrivata dal Ministero, con l'obiettivo di standardizzare il comportamento in tutte le Regioni, e favorire la massima presenza a scuola. 

Con un caso in classe, tutti restano a casa finché non fanno il tampone, al massimo 48 ore, e se negativi tornano in classe: per velocizzare stiamo lavorando per un canale prioritario per questi tamponi. Con due casi nella stessa classe, tutti gli altri se negativi e vaccinati restano in classe, i non vaccinati vanno in Dad. Con tre casi nella stessa classe, stanno tutti a casa in Dad. Solo per la scuola dell'infanzia, con un caso stanno tutti a casa.

Abbiamo circa 300 soggetti positivi, da inizio scuola 3410 studenti positivi e 233 insegnanti, in quarantena 7275 studenti e 446 insegnanti: la fascia più colpita è la scuola primaria e decrescono nella secondaria. I casi secondari in classe sono pochissimi, che vuol dire che vengono rispettate le procedure di sicurezza.

Il tasso di positività nella fascia 0-18 anni è un terzo rispetto a un anno fa.

 

DOTTOR ROSI:

Vogliamo incentivare la presenza nei Pronto soccorso di specializzandi anche di altre specialità. Sono medici giovani che possono fare esperienza e così il sistema non va in sofferenza. 

Terapie intensive: abbiamo toccato il minimo a luglio, quasi senza casi Covid, poi una riprensa a metà-fine agosto abbiamo superato i 50 letti e poi il numero è stato stabile per un mese e a fine settembre di nuovo in crescita. A novembre la risalita è stata brusca riportando ai dati di settembre. La maggior parte sono intubati. Ne abbiamo due di gravissimi con ossigenazione extracorporea.

Già a inizio settembre avevamo predisposto una quarantina di posti letto aggiuntivi, tra le diverse Ulss. 

Le proiezioni a due settimane sono difficili perché i numeri sono molto piccoli. Se le cose resteranno così, non dovremmo effettuare altre attivazioni di posti.

Ad agosto-settembre i ricoveri erano molti di gente proveniente dall'Europa dell'Est, fino al 40% dei posti di terapia intensiva, ora sono al 25%, mentre aumentano gli italiani ricoverati.

A ottobre il 35% erano vaccinati e 65% non vaccinati. A novembre abbiamo in terapia intensiva l'81% non vaccinati (29) e 19% vaccinati (7 persone). nel totale dei ricoverati il 73% non vaccinati e 27% vaccinati. Il dato va rapportato alla popolazione vaccinata o no: rispetto ai 3,5 milioni di vaccinati abbiamo nella prima settimana di novembre un ricovero ogni milione di abitanti; se guardiamo solo agli 800mila non vaccinati, abbiamo 23 ricoveri quindi incidenza di 27 casi per milione di abitanti. Se non ci fosse nessun vaccinato, entrerebbero in terapia intensiva 130 persone ogni settimana quindi ci troveremmo nella situazione della terza ondata.

In terapia intensiva ci sono meno over 80 mentre le fasce più importanti sono quelle dei 60enni e 50enni, con il 30% ciascuna. La mortalità nella fascia over 80 è rimasta la stessa.

 

RUSSO:

L'anno scorso nella terza settimana di ottobre c'erano 234 positivi su 100mila abitanti, quest'anno 43. Nella quarta settimana di ottobre erano 361 e quest'anno 60; nella prima settimana di novembre erano 458 e quest'anno 77. Quindi un quarto rispetto a un anno fa.

Daniela Bruna Adami

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