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Veneto

Zaia: «Appena uscirà il vaccino, lo farò anche se non sarà obbligatorio»

«Appena uscirà il vaccino, io lo farò». Così il presidente del Veneto Luca Zaia su La7 a ’L’Aria di Domenica secondo appuntamento. «Non sto facendo campagna per Big Farm - aggiunge - o altre stupidaggini che vengono da parte dei negazionisti. Penso semplicemente che, avendo studiato i vaccini, a differenza di qualcun altro che ne parla e non sa nemmeno cosa siano, si deve prendere atto che questi vaccini sono stati provati su 70 mila persone. C’è un negazionismo che esagera anche con alcune affermazioni, ma siamo davanti ad un’opportunità che è quella di mettere in sicurezza la vita delle persone».


Il vaccino, aggiunge «non sarà obbligatorio e in Veneto sarà su base volontaria, ma iniziamo con il dire una cosa: la mia libertà finisce dove inizia la tua e la tua finisce dove inizia la mia. Nel senso che io rispetto le tue idee, ma tu devi fare altrettanto, Adesso diventa un problema anche dire che si fa il vaccino. Un po' c’è disinformazione, un po' ci sono le fake news. Oggi il tema è che i social in generale hanno dato il premio Nobel a tutti: chiunque può parlare di vaccini, chiunque può parlare di sanità pubblica».

 

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«La situazione in Veneto è sotto controllo. Abbiamo, a livello nazionale, la più bassa percentuale di occupazione delle terapie intensive e di ospedalizzazione». «In Veneto il 59% dei medici di base su 3.500 fa i tamponi. Prima che i medici di base firmassero la modifica del contratto nazionale, 650 medici di base facevano gratuitamente i tamponi - ha precisato ancora Zaia - La vera preoccupazione che abbiamo noi governatori è che la seconda ondata finisca quanto prima. Analizzando le curve di tutto il mondo, dura 100 giorni. Adesso si vede un timido segnale di rallentamento ma, al di là di tutto, io ho 2.600 persone in ospedale e l’unica preoccupazione che ho è fare in modo che se ne tornino a casa».

 


 

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