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La tragedia

Valanga in Norvegia travolge un gruppo di cinque vicentini: morto un 35enne, in coma un 25enne

La tragedia è avvenuta vicino al picco Kavringtinden, a quasi 1.300 metri. Il gruppo era composto da otto persone, ma tre di loro non hanno partecipato all'escursione e sono rimaste in hotel
I soccorsi sulle valanghe in Norvegia  (Foto @vg.no)
I soccorsi sulle valanghe in Norvegia (Foto @vg.no)
I soccorsi alla valanga di Lyngen (Foto www.vg.no)

Tragedia tra le nevi delle montagne norvegesi, dove un gruppo di cinque italiani, tutti vicentini, ieri (31 marzo) è rimasto coinvolto in una delle quattro valanghe che si sono abbattute nel nord del Paese.

Uno di loro, Matteo Cazzola, 35 anni, è morto. Altri due sono rimasti feriti tra cui uno grave - si tratta di Pietro De Bernardini, 25 anni, residente a Isola Vicentina ricoverato in terapia intensiva nell'ospedale di Tromsø - mentre gli altri due sono rimasti illesi.

Chi è la vittima della valanga

Si chiama Matteo Cazzola la vittima della valanga che nel pomeriggio di ieri ha travolto un gruppo di cinque scialpinisti vicentini in Norvegia, sul picco del Kavringtinden che raggiunge i 1.300 metri. Residente in città, avrebbe compiuto 36 anni ad agosto.

La famiglia, è stata profondamente scossa dalla notizia dell'improvvisa perdita, risiede nel capoluogo ed è stata avvisata dai carabinieri nella serata di ieri. Lo sportivo, che amava profondamente la montagna e lo sport in generale, faceva parte di un gruppo condotto da una guida alpina vicentina. Secondo le prime informazioni aveva preso parte alla spedizione sportiva in Norvegia con altri appassionati di scialpinismo, prendendo ferie dal lavoro. Era esperto di ambiente ed energia.

Un morto e un ferito grave

È questo il tragico bilancio della valanga che ieri si è staccata dal Kavringtinden, nella regione del Nord-Troms, in Norvegia, e che ha coinvolto i cinque turisti vicentini impegnati in un'escursione. Secondo la polizia, citata dal giornale norvegese Aftenposten, l'altro vicentino ferito sarebbe in condizioni definite critiche: si tratta di Pietro De Bernardini, 25 anni, residente a Isola Vicentina ricoverato in terapia intensiva nell'ospedale di Tromsø. Il resto del gruppo è bloccato in un hotel a causa del maltempo: uno di loro è andato a fare il riconoscimento della salma.

Il gruppo di escursionisti condotto da una guida vicentina

Tutti gli scialpinisti coinvolti nella tragedia che si è verificata nelle prime ore del pomeriggio di ieri, 31 marzo, fanno parte di un gruppo più numeroso di 8 italiani, tutti provenienti dal Vicentino. Tre dei componenti del gruppo, però, da quanto è stato possibile apprendere, non hanno partecipato all'escursione, ed erano rimasti in hotel. Gli escursionisti sarebbero stati condotti da una guida vicentina, e si trovava in Norvegia da qualche giorno. Alcuni sciatori coinvolti dalla valanga sarebbero stati dotati di zaini con airbag, che hanno consentito di rimanere in superficie nel momento in cui sono stati travolti, mentre un'altra parte del gruppo sarebbe stata travolta finendo a sbattere contro gli alberi e riportando diverse contusioni.

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Tragedia tra le nevi delle montagne norvegesi, dove un gruppo di cinque italiani, tutti vicentini, è rimasto coinvolto in una delle quattro valanghe che si sono abbattute nel nord del Paese. Secondo la polizia, citata dal giornale norvegese Aftenposten, uno di loro è morto, altri due sono rimasti feriti tra cui uno grave, mentre gli altri due sono rimasti illesi.

Vicentino il gruppo travolto dalla valanga

La notizia è stata confermata dalla Farnesina. Fanno parte di un gruppo più numeroso di 8 italiani, tutti del Vicentino, ma tre di loro non hanno partecipato all’escursione, stanno bene e sono in hotel. Alcuni di loro avevano gli zaini con airbag che hanno consentito di rimanere in superficie nel momento in cui sono stati travolti, mentre altri hanno sbattuto contro alberi riportando contusioni di diversa gravità. Un ferito sarebbe in condizioni definite critiche ma comunque apparentemente cosciente all’ospedale di Tromso. Il gruppo di vicentini si trovava sul picco Kavringtinden, una montagna di quasi 1.300 metri di altezza, meta popolare degli escursionisti. Secondo i media norvegesi, l’operazione di salvataggio ha presentato grandi sfide per le squadre di soccorso, a causa delle condizioni meteorologiche.

Norvegia, la zona in cui è avvenuta la valanga (Foto ANSA/Google Maps)
Norvegia, la zona in cui è avvenuta la valanga (Foto ANSA/Google Maps)

Tre valanghe e quattro morti in Norvegia

L'incidente è avvenuto in una giornata nera sulle cime norvegesi, con valanghe registrate anche in altre tre zone della regione del Nord-Troms, per un bilancio complessivo di quattro morti. Nella località di Reinoya, una piccola isola di circa 300 abitanti, una valanga ha investito una fattoria, trascinandola in mare. In acqua sono stati trovati morti un uomo e una donna, oltre a un centinaio di capi di bestiame, e il comune ha evacuato gli altri residenti. A Storlett, nel comune di Nordreisa, una valanga ha coinvolto un altro gruppo di turisti stranieri e una persona è stata ritrovata senza vita. Una quarta valanga si è verificata a Manndalen, nel comune di Kafjord, e non ha provocato vittime.

Il rischio valanghe era elevato

Tor Indrevoll, direttore operativo del Corpo di soccorso della Croce Rossa di Troms, ha parlato di una situazione estremamente grave nella zona. Le autorità - riferisce Aftenposten - avevano avvertito giovedì di un grande rischio di valanghe nella regione. La polizia ha sconsigliato a chiunque di muoversi sulle montagne della zona, per le pessime condizioni meteo, e sia per oggi che per domani è stata emessa un’allerta rossa in diverse località.

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