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La tragedia

Valanga in Norvegia travolge un gruppo di cinque vicentini: due morti

La tragedia è avvenuta vicino al picco Kavringtinden. Ferite lievi per un terzo compagno di cordata e due illesi. Gli altri componenti del gruppo erano rimasti in hotel.
I soccorsi alla valanga di Lyngen (Foto www.vg.no)

AGGIORNAMENTO Venerdì 7 aprile

Non ce l'ha fatta Pietro De Bernardini, lo studente 25enne di Isola Vicentina. Salgono così a due le vittime della valanga sul picco Kavringtinden: nell’incidente è morto anche Matteo Cazzola, 35 anni, di Vicenza.

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Sabato 1 aprile

Tragedia tra le nevi delle montagne norvegesi, dove un gruppo di cinque italiani, tutti vicentini, ieri è rimasto coinvolto in una delle quattro valanghe che si sono abbattute nel nord del Paese. Uno di loro, Matteo Cazzola, 35 anni, è morto. Altri due sono rimasti feriti tra cui uno grave - si tratta di Pietro De Bernardini, 25 anni, residente a Isola Vicentina ricoverato in terapia intensiva nell'ospedale di Tromsø  - mentre gli altri due sono rimasti illesi. 

Chi è la vittima della valanga

Si chiama Matteo Cazzola la vittima della valanga che nel pomeriggio di ieri ha travolto un gruppo di cinque scialpinisti vicentini in Norvegia, sul picco del Kavringtinden che raggiunge i 1.300 metri. Residente in città, avrebbe compiuto 36 anni ad agosto. La famiglia, è stata profondamente scossa dalla notizia dell'improvvisa perdita, risiede nel capoluogo ed è stata avvisata dai carabinieri nella serata di ieri. 

Lo sportivo, che amava profondamente la montagna e lo sport in generale, faceva parte di un gruppo condotto da una guida alpina vicentina. Secondo le prime informazioni aveva preso parte alla spedizione sportiva in Norvegia con altri appassionati di scialpinismo, prendendo ferie dal lavoro. Era esperto di ambiente ed energia.

Un morto e un ferito grave

È questo il tragico bilancio della valanga che ieri si è staccata dal Kavringtinden, nella regione del Nord-Troms, in Norvegia, e che ha coinvolto i cinque turisti vicentini impegnati in un'escursione. Secondo la polizia, citata dal giornale norvegese Aftenpostenl'altro vicentino ferito sarebbe in condizioni definite critiche: si tratta di Pietro De Bernardini, 25 anni, residente a Isola Vicentina ricoverato in terapia intensiva nell'ospedale di Tromsø.

Il resto del gruppo, dopo la tragedia, è stato trasferito in un hotel ed è bloccato causa del maltempo: uno di loro è andato a fare il riconoscimento della salma di Cazzola.

Il gruppo di escursionisti condotto da una guida vicentina

Tutti gli scialpinisti coinvolti nella tragedia che si è verificata nelle prime ore del pomeriggio di ieri, 31 marzo, fanno parte di un gruppo più numeroso di 8 italiani, tutti provenienti dal Vicentino. Tre dei componenti del gruppo, però, da quanto è stato possibile apprendere, non hanno partecipato all'escursione, ed erano rimasti in hotel. Gli escursionisti sarebbero stati condotti da una guida vicentina, e si trovava in Norvegia da qualche giorno. 

Alcuni sciatori coinvolti dalla valanga sarebbero stati dotati di zaini con airbag, che hanno consentito di rimanere in superficie nel momento in cui sono stati travolti, mentre un'altra parte del gruppo sarebbe stata travolta finendo a sbattere contro gli alberi e riportando diverse contusioni.

La conferma della tragedia ieri sera dalla Farnesina

La notizia era stata confermata ieri sera dalla Farnesina. Il gruppo di vicentini si trovava sul picco Kavringtinden, una montagna di quasi 1.300 metri di altezza, meta popolare degli escursionisti. Secondo i media norvegesi, l’operazione di salvataggio ha presentato grandi sfide per le squadre di soccorso, a causa delle condizioni meteorologiche.  L'operazione di soccorso e salvataggio ha presentato grandi sfide per le squadre di soccorso, a causa delle condizioni meteorologiche.

Norvegia, la zona in cui è avvenuta la valanga (Foto ANSA/Google Maps)
Norvegia, la zona in cui è avvenuta la valanga (Foto ANSA/Google Maps)

Tre valanghe e quattro morti in Norvegia

L'incidente è avvenuto in una giornata nera sulle cime norvegesi, con valanghe registrate ieri, 31 marzo, anche in altre tre zone della regione del Nord-Troms, per un bilancio complessivo di quattro morti. Nella località di Reinøya, una piccola isola di circa 300 abitanti, una valanga ha investito una fattoria, trascinandola in mare. In acqua sono stati trovati morti un uomo e una donna, oltre a un centinaio di capi di bestiame, e il comune ha evacuato gli altri residenti del villaggio di Grøtnesdalen. A Storlett, nel comune di Nordreisa, una valanga ha coinvolto un altro gruppo di turisti stranieri e una persona è stata ritrovata senza vita. Il gruppo del tour proveniva dalla Slovenia. Una quarta valanga si è verificata a Manndalen, nel comune di Kafjord, e non ha provocato vittime.

Il rischio valanghe era elevato

Tor Indrevoll, direttore operativo del Corpo di soccorso della Croce Rossa di Troms, ha parlato di una situazione estremamente grave nella zona. Le autorità - riferisce Aftenposten - avevano avvertito giovedì di un grande rischio di valanghe nella regione. La polizia ha sconsigliato a chiunque di muoversi sulle montagne della zona, per le pessime condizioni meteo, e sia per oggi che per domani è stata emessa un’allerta rossa in diverse località. Le montagne della Norvegia sono una meta molto ambita per gli amanti della montagna, delle escursioni e dello scialpinismo che le raggiungono da tutta Europa.

A luglio scorso la tragedia sulla Marmolada: morirono sette vicentini

A luglio dello scorso anno un'altra tragedia in montagna aveva colpito la provincia berica: sette i vicentini morti sulla Marmolada.

 

Karl Zilliken / Nicola Gobbo

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