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Il caso

Vaccino, Pfizer rallenta la consegna delle dosi: il Veneto tra i più penalizzati, meno 53%

Pfizer rassicura l'Ue, solo una settimana di ritardo

Ieri Pfizer-Biontech ha assicurato che la riduzione di forniture di vaccini all'Europa potrebbe durare solo una decina di giorni, e non più settimane come annunciato in un primo tempo, ma intanto la doccia fredda maggiore arriva proprio sul Veneto e sul Nord Est.

 

L'altra sera infatti il commissario Domenico Arcuri aveva fatto sapere che Pfizer non solo aveva comunicato la riduzione di forniture - il colosso dice che lo fa per potenziare poi la produzione di vaccini sfornata dallo stabilimento belga, per cui a febbraio sarà in grado di dare più dosi a tutti - ma anche che «ha unilateralmente deciso in quali centri di somministrazione del nostro Paese ridurrà le fiale inviate e in quale misura». E ieri sera la Regione ha fatto sapere che è proprio il Veneto, con Friuli Venezia Giulia e Trentino, ad essere l'area più penalizzata dai tagli.

 

UN CALO DEL 53%. In base a una tabella diffusa dalla Regione, infatti, il Veneto avrebbe dovuto ricevere le sue ormai "classiche" 39 mila dosi già giunte nelle settimane precedenti. Invece Pfizer ne manderà 22.230, con un calo quindi del 53% (in pratica, giungeranno 19 confezioni invece delle previste 40). Ad andare peggio sono solo il Trentino Alto Adige, che riceverà 5.850 dosi con un calo del -58%, e il Friuli Venezia Giulia che perde il 54% delle dosi previste (ne avrà quindi solo 7.020). In sostanza, Pfizer ha deciso di penalizzare le forniture verso il Nord Est. Perché anche l'Emilia Romagna si vede calare la fornitura del 51%. Consegne ridotte anche alla Sardegna (-50%). Viceversa per Abruzzo, Basilicata, Marche, Molise, Umbria e Valle d'Aosta non ci sarà alcun calo e Liguria e Campania perderanno solo l'11% di dosi previste. Riduzioni sì, ma del 24-25%, per Piemonte, Sicilia e Lombardia, mentre Toscana, Calabria e Puglia dovranno rinunciare al 36-38% dei vaccini.

 

 

 

IL REPORT VACCINI. Ieri sera, comunque, il Veneto risultava tra le regioni che più hanno effettuato le dosi consegnate: è all'87,3%, con 102.089 dosi fatte sul totale di 116.900 consegnate, e se non ne ha fatte di più è solo, come noto, perché sta mettendo da parte le dosi per i richiami da fare la settimana prossima ai 5-6 mila veneti che hanno già ricevuto la prima dose di vaccino tra il 27 dicembre e il 1° gennaio. Al Veneto tra l'altro spetta un primato che è stato indicato dall'Alta scuola di Economia e management dei sistemi sanitari (Altems) dell'Università Cattolica: nella nostra regione ciascun punto vaccinale ha somministrato finora circa 7.655 dosi di vaccino contro il Covid-19, il numero maggiore tra le regioni. 

 

Piero Erle

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