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Conferenza stampa di Zaia e De Berti

Ripartono le superiori in presenza al 50%, «ma siamo preoccupati». A Verona doppia entrata

Manuela Lanzarin, Luca Zaia ed Elisa De Berti in conferenza stampa
Manuela Lanzarin, Luca Zaia ed Elisa De Berti in conferenza stampa
Punto stampa Zaia-De Berti 27 gennaio 2021

Dalla sede della protezione civile di Marghera, l'assessore regionale ai trasporti, la veronese Elisa De Berti, illustra con Luca Zaia il piano dei trasporti in vista della ripresa della frequenza delle scuole superiori dal 1 febbraio. 

 

I DATI

Dal 31 dicembre mille ricoverati in meno in ospedale per il covid. 62 i nuovi decessi. Zaia: «Alto numero di positivi ma ne sono stati caricati 1.200 dai giorni scorsi secondo nuovi criteri. Invertiti i dati di ricoveri e dimissioni: c'è stato un crollo di ricoverati, quasi irreale, dobbiamo capire cosa sia successo. Fondamentale verificare le mutazioni»

 

ZONA GIALLA

 Zaia: «Ci affidiamo all'Istituto Superiore di Sanità. Vediamo se arriva la zona gialla: sarebbe un segnale di speranza ma dobbiamo fare grande attenzione. Illustri esponenti di altri partiti volevano la zona rossa per il Veneto: siamo scesi nei contagi senza rossa. E chi avrebbe risarcito poi per la zona rossa?»

 

SCUOLA

 Zaia: «Ripartono le superiori in presenza al 50% per tre settimane. Poi sarà al 75%, auspico che un giorno si torni al 100%. Ma bisogna che i dati non peggiorino di nuovo e  bisogna avere rispetto di chi non può andare in presenza: ragazzi con problemi di salute o con parenti che hanno problemi di salute. Il comparto scuola verrà monitorato con attenzione: dal 15 febbraio in poi capiremo se il contagio riprende».

De Berti: «250.000 studenti e 18.000 insegnanti e personale Ata torneranno, non tutti insieme, a scuola. Stabilito che la capienza dei mezzi di trasporto pubblici rimarrà del 50% fino a fine anno scolastico. A Verona verrà adottata la doppia entrata a scuola. Per Verona ci saranno 85 mezzi aggiuntivi e 70 persone come servizio ausiliario. Probabilmente gli autobus saranno occupati a meno del 50%. E' importante che ci sia informazione fra i ragazzi»

 

GIORNO DELLA MEMORIA

Zaia: «17 milioni di persone sono morti in Europa a causa dell'Olocausto, fra cui sei milioni di ebrei. 

Sono pagine di storia orribili, da noi in Italia ci sono state le leggi razziale nel 1938, una pagina da cancellare della nostra storia. C'è stata una pulizia etnica: 8.000 persone delle 52.000 della comunità ebraica italiana sono state ammazzate. E' difficile raccontare queste cose ai giovani: dobbiamo coinvolgere le scuole sempre di più. Da noi c'è una legge per finanziare la giornata della memoria». 

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