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Conferenza stampa

Zaia: «Occupazione ospedali in calo, niente zona arancione. Cambia lo scenario e deve cambiare la strategia»

Zaia in diretta, 20 gennaio 2022
Zaia in diretta, 20 gennaio 2022
Diretta Zaia 20 gennaio 2022

Il Presidente della Regione, Luca Zaia, torna in diretta per dare gli ultimi aggiornamenti sulla situazione Covid-19 in Veneto dove nell'ultima settimana, dal 12 al 18 gennaio, si è registrato un peggioramento per i casi Covid-19 attualmente positivi ogni 100.000 abitanti (5.245) e un aumento dei nuovi casi (13,6%) rispetto alla settimana precedente. Il dato emerge dal monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe. I posti letto in area medica  sono a quota 26,2% e in terapia intensiva il 18,4%.  La provincia con i maggiori nuovi casi per 100.000 abitanti è Rovigo con 2.748, seguono Verona (2.737), Vicenza (2.639), Treviso (2.277), Padova (2.256), Belluno (2.198) e Venezia (2.021).

Intanto il Veneto deve vedersela anche con gli attacchi hacker: l'ultimo ai dati della Ulss 6 Euganea (Padova) resi inutilizzati e in parte pubblicati sul dark web. La Procura distrettuale di Venezia ha sequestrato un sito web contenente i dati diffusi dai pirati informatici firmatisi lockbit 2.0. 

 

LA DIRETTA

ZONA ARANCIONE

«I dati degli ultimi giorni ci fanno prudentemente ben sperare. Dovrebbe iniziare l'inversione della curva. Nella settimana dal 14 al 20 gennaio, il tasso di occupazione delle terapie intensive è del 18%, quello di occupazione dell'area medica al 26%. Sono parametri da giallo. Il nostro modello ci dice che potremmo perdere un altro punto percentuale nelle terapie intensive e guadagnarne uno in area medica. Se fosse così restiamo in giallo la prossima settimana. Abbiamo i parametri per dire che non andiamo in arancione. Lo scenario è quindi cambiato e tutti i dati dimostrano, lo dico per tutti quelli che passeranno il pomeriggio a insultarmi, il vaccino ci ha dato una grande mano, piaccia o non piaccia. Cambia lo scenario e deve cambiare la strategia».

STRATEGIA TRACCIAMENTO

«Cambiare la strategia soprattutto dei tamponi facendo come suggerisce l'Ecdc, di concentrarsi sui sintomatici. Il sistema del tracciamento non ci sta dietro, è impossibile. E lo stesso vale per la scuola, non è possibile mandare tutta la classe in quarantena quando c'è un positivo, altrimenti questi si laureano in isolamento! Attendiamo già da qualche giorno la circolare sull'utilizzo dei tamponi per la fine della quarantena. Il Veneto è tra la regioni che fa più tamponi in assoluto, ma è ovvio che il sistema oramai è al limite per questo chiediamo che la norma cambi, per ridurre le code».

TANTI CONTAGI MA MOLTI ASINTOMATICI

«Abbiamo avuto più di 25 mila positivi in un giorno, potremmo averne anche 30 mila ma abbiamo capito che la stragrande maggioranza è asintomatica, e che anche i sintomatici in stragrande maggioranza sono paucisintomatici. Dimettiamo più pazienti di quanti ne ricoveriamo. Il virus si sta endemizzando, Omicron è una variante molto contagiosa ma non altamente letale, e probabilmente è la scelta che il virus fa per diventare ubiquitario e diventare la nostra "influenza"».

VACCINI

«Un bambino su tre è vaccinato e notizia di oggi, abbiamo superato la soglia dei 10 milioni di dosi in poco più di 12 mesi»

MODIFICA DEFINIZIONE DI CASO

«La modifica della definizione di "caso" è la madre di tutte le battaglie. Spero che il gruppo di lavoro del Cts chiuda velocemente questa partita, perché si va nella direzione nella quale il vaccinato positivo fa il suo isolamento per tre giorni, poi fa le sue attività. Il passaggio successivo è quello di Piano di sanità pubblica: non possiamo pensare di aver sempre un reparto Covid dedicato negli ospedali, non credo che potremmo andare avanti all'infinito a fare Covid Point»

ARANCIONE? NON CAMBIEREBBE NULLA PER I VACCINATI

«Non dovremmo passare in arancione, in ogni caso il passaggio in arancione riguarda la chiusura dei confini regionali ma solo per i non vaccinati. Il Veneto non chiude, chiuderebbe se andassimo in zona rossa, che vorrebbe dire che la situazione è precipitata con migliaia di persone in ospedale»

 

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Interviene la dottoressa Russo:

REVISIONE PARAMETRI

«L'obiettivo del gruppo di lavoro tra regioni e ministero che è stato attivato è quello di valutare la revisione delle norme attuali da adattare rispetto a quanto stiamo affrontando. Abbiamo proposto di mantenere solo gli indicatori che ci aiutano a individuare lo stress dell'ospedalizzazione, quindi i tassi di occupazione intensiva e nei reparti. L'rt possiamo anche tenerlo, ma adesso non è più indicativo, così pure l'incidenza perché la situazione ospedaliera e sanitaria  completamente diversa».

TEMPI DI QUARANTENA

«Abbiamo anche valutato una revisione dei tempi di quarantena per gli operatori sanitari perché molti lavoratori (così pure nella scuola e nei trasporti) vaccinati non possono lavorare se positivi asintomatici. Questo anche considerando quanto riferisce l'Ecdc sui vaccinati e sulla predominanza Omicron che suggerisce una quarantena di soli tre giorni e una autosorveglianza di altri 3 giorni con Ffp2. Questo protocollo è proposto per tutti i lavoratori dei servizi essenziali»

CONTACT TRACING

«L'altro punto che abbiamo condiviso riguarda il contact tracing. Riteniamo che ora non abbia più senso se non in particolari contesti e categorie e chiediamo un allineamento in tal senso»

SCUOLA

«Problema scuola, la sorveglianza attuale non è assolutamente sostenibile perché i bambini rischiano di restare in isolamento sempre e i genitori non possono andare in autosorveglianza perché hanno i figli in quarantena. Si pensa quindi di rivedere il sistema. Noi proponiamo tutte queste cose sostenute dall'evidenza, in ogni decisione c'è un margine di rischio ma lo scenario attuale ci permette di aggiustare il tiro velocemente. A breve ci saranno degli incontri a breve per cercare di apportare queste modifiche e per alleggerire il cittadino pur aumentando la responsabilità individuale»

Giorgia Cozzolino

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