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VERSO COPRIFUOCO MOVIDA ALLE 22

Zaia firma l'ordinanza
Si attende nuova stretta dal governo

Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha firmato oggi l’ordinanza n. 141, «Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da virus COVID-19. Ulteriori disposizioni», mentre si resta in attesa di una nuova stretta del governo. L’ordinanza regionale contiene l’allegato «Linee guida per la partecipazione del pubblico agli eventi ed alle competizioni sportive». Ecco il contenuto:

 

SVOLGIMENTO DI ATTIVITA’ ECONOMICHE E SOCIALI. È autorizzato lo svolgimento delle attività di seguito indicate nel rispetto delle prescrizioni di cui all’allegato 9 del DPCM 13.10.2020, fatto salvo quanto di seguito precisato:  ristorazione; attività turistiche (stabilimenti balneari e spiagge); attivita' ricettive;  servizi alla persona (acconciatori, estetisti e tatuatori); commercio al dettaglio; commercio al dettaglio su aree pubbliche (mercati e mercatini degli hobbisti); uffici aperti al pubblico; piscine; palestre; manutenzione del verde; musei, archivi e biblioteche; attività fisica all'aperto; noleggio veicoli e altre attrezzature; informatori scientifici del farmaco; aree giochi per bambini; circoli culturali e ricreativi; formazione professionale; Mod. B – copia Opgr n. 141 del 17 ottobre 2020 ; cinema e spettacoli dal vivo; parchi tematici e di divertimento; sagre e fiere locali; strutture termali e centri benessere; professioni della montagna (guide alpine e maestri di sci) e guide turistiche; congressi e grandi eventi fieristici; sale slot, sale giochi, sale bingo e sale scommesse.

 

Gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi al chiuso si svolgono, nel rispetto della scheda «Cinema e spettacoli dal vivo» delle suddette linee guida di cui all’allegato 9 del DPCM 13.10.2020, alla presenza di spettatori nel limite massimo consentito dalla dimensione dello spazio stesso, in modo tale che sia assicurato il distanziamento interpersonale degli spettatori di almeno un metro in ogni direzione e purchè sia possibile la collocazione degli stessi su posti a sedere preassegnati e tracciabili, con esclusione della presenza in piedi, e comunque non oltre il tetto massimo di 700 spettatori. Resta confermato il limite di 1000 spettatori e le relative condizioni di svolgimento stabilito dal DPCM 13.10.2020 per gli spettacoli all’aperto. Gli eventi e le competizioni di qualsiasi livello riguardanti gli sport individuali e di squadra, riconosciuti dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), escluse le gare e attività degli sport di contatto vietate in base all’art. 1, comma 6, lett. g), DPCM 13.10.2020 e del decreto del Ministro dello Sport del 13 ottobre 2020, si svolgono alla presenza di pubblico con una percentuale massima di riempimento dell’impianto sportivo del 15% rispetto alla capienza totale autorizzata e comunque non oltre il numero massimo di 1000 spettatori per manifestazioni sportive all'aperto, e, per gli eventi e le competizioni sportive non all'aperto, nei limiti del 15% della capienza dell’impianto autorizzata e in ogni caso non oltre il numero massimo di 700 spettatori distanziati per almeno un metro in ogni direzione, fatta salva l’osservanza delle linee guida di cui all’allegato 1. La presenza di spettatori è subordinata alla possibilità di collocare gli stessi su posti a sedere preassegnati e tracciabili, con esclusione della presenza in piedi. Le disposizioni relative agli spettacoli e agli eventi sportivi hanno efficacia fino al 2 novembre 2020.

 

MISURE PER IL RIENTRO A SCUOLA A SEGUITO DI MALATTIA. Il rientro a scuola di alunni o operatori a seguito di assenza per malattia avviene nel rispetto della circolare ministeriale del Ministero della Salute n. 30847 del 24.9.2020 nonché delle eventuali disposizioni della Direzione Prevenzione Sicurezza Alimentare, Veterinaria che siano pubblicate sul sito della Regione del Veneto e che prevalgono su disposizioni diverse statali.

 

Misure riguardanti i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta : Le Aziende Ulss mettono a disposizione dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta i test antigenici rapidi per il tramite delle Aziende Mod. B – copia Opgr n. 141 del 17 ottobre 2020, secondo indicazioni definite a livello aziendale sulle modalità di ritiro/consegna; le Aziende ULSS garantiscono una disponibilità iniziale di 50 test antigenici rapidi per ogni Medico di Medicina Generale/Pediatra di Libera Scelta, riaggiornando le disponibilità successive in relazione al numero di assistiti in carico ed all’evoluzione del quadro epidemiologico; i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta potranno utilizzare a loro discrezione i test in questione, durante l’attività ambulatoriale o domiciliare, a favore della popolazione assistita; sarà cura dell’Azienda ULSS informare adeguatamente la popolazione rispetto ai Medici curanti che offrono il servizio; Le Aziende Ulss mettono a disposizione delle sedi di Continuità Assistenziale i test antigenici rapidi su tampone naso-faringeo, per l’utilizzo a discrezione del Medico di Continuità Assistenziale; In caso di esito positivo, questo va confermato con il test di biologia molecolare. In caso di conferma, il Medico curante comunica l’esito al paziente ed informa l’interessato della necessità di rispettare la misura dell'isolamento domiciliare fiduciario. Il Medico registra conseguentemente l’esito positivo nel sistema informativo, ne dà comunicazione al Servizio Igiene e Sanità Pubblica per il tampone di conferma e per i provvedimenti conseguenti; Si applicano le disposizioni del documento “Test di laboratorio per SARS-CoV2 e loro uso in Sanità Pubblica” che ridefinisce l’utilizzo dei test diagnostici (tampone molecolare/rapido) in riferimento ai differenti gruppi target di popolazione.

 

Accesso alle residenze socio-sanitarie assistenziali: L’accesso da parte di visitatori è ammesso nel rispetto delle disposizioni della direzione di ciascuna struttura e previa sottoposizione del visitatore a test periodico. La Direzione Prevenzione, Sicurezza alimentare, potrà adottare circolari applicative. E) Disposizioni finali Fatto salvo il diverso termine fissato nella lettera A), la presente ordinanza ha effetto dalla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione fino al 13 novembre 2020. Le disposizioni potranno essere modificate e revocate integralmente a fronte di mutamenti epidemiologici e normativi. Sono fatti salvi i comportamenti conformi alle previsioni della presente ordinanza e successivi alla scadenza delle precedenti ordinanze regionali.

 

Il distanziamento interpersonale non è obbligatorio tra persone che vivono nella stessa unità abitativa, nonche' tra i congiunti e le persone che intrattengono rapporti interpersonali stabili.

 

Tra le ipotesi al vaglio del governo, intanto, ci sarebbero la chiusura di bar e ristoranti (alle 22 o alle 23) e il divieto di circolazione dei cittadini alla stessa ora. Ma anche smart working e, per quanto riguarda la scuola, orari più scaglionati e più didattica a distanza. L'eventuale nuova stretta dovrebbe riguardare anche palestre, piscine e attività sportive. Il ministro Roberto Speranza ha convocato per le 17 il Comitato tecnico scientifico.  «Sulla movida potremmo fare uno sforzo in più, valutiamo se è il caso di una una stretta sugli orari serali per evitare assembramenti», ha spiegato Speranza. «Lavoriamo insieme sui trasporti. Serve una mossa netta sullo smart working, direi di arrivare anche al 70-75%».

 

«Se guardo i numeri degli altri Paesi le nuove misure sono necessarie per evitare di arrivare a quei livelli». Lo ha detto il ministro per la Salute, Roberto Speranza durante il vertice governo-Regioni in vista della nuova stretta per arginare l'aumento dei contagi da Coronavirus in Italia. «L'idea di base è l'irrigidimento delle misure con una distinzione di base tra attività essenziali e non essenziali perché abbiamo necessità di limitare i contagi. Interveniamo adesso con più forza sulle cose non essenziali per evitare di dover incidere domani sull'essenziale che per il governo è rappresentato da lavoro e scuola. Se decidiamo come governo di chiedere a qualche comparto di cessare o limitare le proprie attività ci facciamo carico del ristoro».

 

 

 

 

 

 

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