<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Covid-19

Due progetti veneti per conoscere e combattere il Coronavirus

Laboratorio di ricerca
Laboratorio di ricerca
Laboratorio di ricerca
Laboratorio di ricerca

Prenderanno il via a breve in Veneto due nuovi progetti per sviluppare la conoscenza delle caratteristiche del Covid-19 e le sue interazioni con la popolazione. Li ha approvati e annunciati la Giunta regionale, su proposta dell’Assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin, stanziando 665mila euro. Si tratta di un «Progetto per valutare la prevalenza e la diffusione di Sars-Cov-2 nella popolazione», in collaborazione con l’Università di Padova (185mila euro di finanziamento) e della «Creazione di una banca dati regionale delle sequenze di Sars-Cov-2 isolati in Veneto», a cura dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie (257mila euro all’Izs e 223mila alle Ulss che vi collaboreranno).

 

«Mentre affrontiamo con la sanità ospedaliera e territoriale e con attività di prevenzione la seconda fase acuta del virus», dice Lanzarin, «con questi due progetti guardiamo anche al futuro. Studieremo diverse situazioni mai affrontate organicamente finora, lavoreremo su dati che saranno acquisiti per dare nuove risposte e creare conoscenze sul Covid e sulla popolazione, creeremo la prima Banca dati regionale sui casi isolati in Veneto. La forza iniziale di questo virus», conclude, «è stata quella di essere assolutamente sconosciuto. Stiamo pagando un doloroso tributo di malati e vittime, ma ora si apre un’altra fase: come qualsiasi nemico, più lo conosci a fondo, più hai possibilità di batterlo. È ciò che stiamo facendo in Veneto contro il Covid». Il progetto dell’Università di Padova, che sarà coordinato dalla Direzione regionale Prevenzione, in collaborazione con Azienda Zero e con il Dipartimento di Scienze Cardio-Toraco-Vascolari e di Sanità pubblica dell’ateneo, intende analizzare alcuni aspetti (screening, prevalenza, contact tracing e vaccinazione) molto rilevanti per la prevenzione, nell’ottica di fornire elementi utili ad adeguare la programmazione al variare dello scenario epidemiologico.

 

L’obiettivo generale è quello di uno screening sulla popolazione in generale intercettando in modo attivo i soggetti asintomatici in contesti ad elevata affluenza. Due sono gli obbiettivi specifici: valutare le modalità di circolazione del virus in vari scenari sviluppando modelli di diffusione sulla base dei dati raccolti dai Dipartimenti di Prevenzione; creare un supporto alla programmazione dell’offerta vaccinale, valutando le coperture per la categoria specifica, per classi di età e per condizioni di rischio. La stima dei soggetti da arruolare è di almeno 3.011 persone, su base volontaria. Intanto, l’Istituto Zooprofilattico delle Venezie lavorerà alla creazione di una Banca Dati Regionale delle sequenze di Sars-Cov-2 isolate in Veneto, partendo dal presupposto che il sequenziamento del genoma del virus svolge un ruolo cruciale nel definire le dinamiche di evoluzione, trasmissione e diffusione del virus.

 

Nella Banca Dati verranno raccolte e analizzate le sequenze di un campione rappresentativo di Sars-Cov-2 isolate dalle Ulss del Veneto. Sarà chiesto inizialmente a ciascuna Ulss di inviare 20 campioni, selezionati per data di raccolta, collezionati durante tutto il periodo di circolazione del virus, prima, durante e dopo il lockdown, per creare una base storica per il Covid. Ulteriori campioni potranno essere richiesti a ciascuna Ulss secondo precisi criteri clinici, per verificare l’emergere di varianti del virus.

Suggerimenti