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Il caso

Polemica per la circolare alle scuole di Donazzan: «Purtroppo i russi accerchiarono l'esercito nazifascista»

La lettera in occasione della giornata che ricorda la battaglia di Nikolajewka, durante l’invasione della Russia da parte degli eserciti italiano e tedesco. Poi si ripete nel Giorno della Memoria, non citando mai il nazifascismo
Elena Donazzan
Elena Donazzan
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Elena Donazzan

E' successo un'altra volta. Una circolare alle scuole dell'assessore regionale al Lavoro e all'Istruzione Elena Donazzan ha di nuovo scatenato le polemiche (l'ultima volta era accaduto due anni fa, quando cantò Faccetta Nera durante una trasmissione radiofonica). 

E' accaduto il 26 gennaio, quando l'assessore ha inviato una lettera agli istituti scolastici  in occasione della giornata che ricorda la battaglia di Nikolajewka, avvenuta nell’inverno 1943 durante l’invasione della Russia da parte degli eserciti italiano e tedesco. «Purtroppo già nel mese di dicembre i Russi dilagano accerchiando le divisioni posizionate più ad est». Purtroppo? Ma se in quella circostanza gli invasori eravamo «noi» italiani?  Parliamo infatti della campagna italiana di Russia, durante la Seconda Guerra mondiale. In quella campagna persero la vita migliaia di alpini, mandati in guerra dalla dittatura fascista, che combatteva al fianco della Germania nazista di Hitler. Per questo sul senso dell'affermazione di Donazzan, come riporta Il Fatto Quotidiano, si sono scatenate le polemiche.

 

 

E poi qualche mal di pancia lo ha provocato anche una seconda circolare, inviata da Donazzan in occasione della Giornata della Memoria, che ricorda la Shoah: nella lettera in questione l’assessore non cita mai il nazi-fascismo quale colpevole di aver internato ed eliminato milioni di ebrei. Invitando le scuole “a ricordare questa data simbolo della persecuzione e dell’odio nei confronti degli ebrei”, non cita i campi di sterminio nazisti o alle leggi speciale del regime fascista in Italia. Ha preferito invece dare una lettura più moderna dell’antisemitismo: "Una battaglia non è ancora compiutamente vinta perché il seme dell’antisemitismo continua a riemergere con molte facce e strumenti diversi: l’odio nei confronti del popolo ebraico e contro lo Stato di Israele è un dramma che ancora oggi si perpetra nel mondo”.

 

La replica dell'assessore

«È una polemica inutile, pretestuosa e offensiva. Quel ’purtroppò che qualcuno vuol leggere in malafede, va letto invece in buonafede, perchè riferito alle vittime italiane di quella battaglia». Replica così l’assessore regionale veneto Elena Donazzan (Fdi) alle critiche che le stanno piovendo addosso, in particolare dal Pd, per il controverso passaggio di una lettera inviata agli studenti delle scuole per celebrare l’eroismo degli alpini nella battaglia di Nikolajewka del 26 gennaio 1943.

«Chi mi critica - spiega Donazzan - è in malafede, lo fa in modo strumentale. Leggano cosa ha scritto Mario Rigoni Stern sulla battaglia di Russia». Ma le opposizioni tornano ad accusare l’assessore veneto di revisionismo. Il segretario del Pd in Veneto, Andrea Martella, chiede l’intervento immediato del ministero dell’Istruzione «per stigmatizzare - dice - la circolare dell’assessorato agli istituti scolastici del Veneto che ’piega' la battaglia degli alpini a Nikolajewka del 26 gennaio 1943 ad una sorta di esaltazione del regime fascista. Chiediamo che si prendano ufficialmente le distanze da grette e pericolose forme di revisionismo surrettizio».

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