<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Presentato il piano di Sanità Pubblica

Covid in Veneto, rischio alla fase 2 su 5. «All'orizzonte nessun lockdown»

La situazione coronavirus in Veneto
In alto, i livelli di rischio previsti dal piano
In alto, i livelli di rischio previsti dal piano
Zaia, punto stampa del 20 ottobre

Cinque fasi di gravità crescente: ad ognuna corrisponde una diversa organizzazione ospedaliera. È il nuovo Piano di Sanità Pubblica presentato oggi dal Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, nel corso dell'appuntamento alla Protezione Civile, a Marghera. Tra gli altri punti del piano, mille posti letto nelle terapie intensive; possibile riattivazione dei Covid-Hospital e degli ospedali dismessi e riattivati nella fase più «calda» del virus; incentivazione dell'utilizzo dei test rapidi per la diagnostica; creazione in ogni Ulss di un punto-tamponi operativo H24; programmazione della necessità di posti letto per pazienti non Covid, tarata sulle diverse fasi in cui potrebbe evolvere la situazione; mantenimento e implementazione della raccolta del plasma.

I NUMERI

"Aumentano i test rapidi, diminuiscono i molecolari, in tutto ne facciamo 25.000 al giorno, stiamo seguendo l'apertura dei punti h24 per i tamponi"

"490 i positivi in più nelle ultime 24 ore, 10256 i positivi ad oggi, 124 persone in più in isolamento. 537 i ricoverati, di cui 61 in terapia intensiva, 9 in più rispetto ad ieri. 2.268 i decessi finora, 4.387 i dimessi. I sintomatici a domicilio positivi il 3,8% su 9.746 positivi".

La punta massima è stata a 356 ricoverati-covid in terapia intensiva il 29 marzo.

Le aree in allerta sono il Veronese, Padova, ma perché ci sono gli ospedali, ma la vera provincia in sofferenza è Belluno e il Comelico/Cadore in particolare.

Lanzarin: "All'orizzonte nessun lockdown".

 

IL PIANO DI SANITA' PUBBLICA A CINQUE FASI - SCARICA IL PDF INTEGRALE

"Il piano è stato approvato dal Comitato Tecnico Scientifico e abbiamo identificato cinque fasi. Il 13 marzo, al primo piano di sanità pubblica, avevamo già 111 malati in terapia intensiva: siamo partiti da lì.

Dobbiamo lasciare 200 posti di terapia intensiva ai non-covid, calcolando che ce ne servieranno di più che nel lockdown, quando non c'erano incidenti. Le terapie intensive in tutto sono mille, ne avevamo 494 pre covid. A fine primavera non le abbiamo smantellate. L'ospedale donato dal Qatar è pronto e montato, ma al momento mancano i letti".

Il piano verrà tarato su ogni singola Ulss.

 

LE FASI

1- Prima fase verde (da 0 a 50 pazienti in terapia intensiva per il covid)

2- Seconda fase azzurra (da 50 a 150: quella attuale, con attivazione di posti letto aggiuntivi)

3- Terza fase gialla (da 150 pazienti  a 250 in terapia intensiva: si attivano i covid hospital, riduzione attività ordinaria)

4- Quarta fase arancione (da 250 fino a 400 posti in terapia intensiva occupati)

5- Quinta fase rossa (oltre i 400 posti)

 

I NEGAZIONISTI E BIG PHARMA

"La gente deve capire che il covid ci riempie gli ospedali: è questo il problema. Lo dico ai negazionisti: non dobbiamo capire da dove arriva il virus, ma evitare la paralisi degli ospedali. Il covid non esiste? Io però ho il paziente in ospedale... . Qui è pieno di gente che non sa e chiacchiera. E' come andare in guerra senza saperne se se ne esce vivi: il nostro vantaggio è che non siamo area metropolitana".

"Mi hanno sbeffeggiato per gli influencer, ho visto che mi stanno copiando a livello nazionale" (si riferisce al premier Conte che ha chiamato Fedez e Ferragni)

Suggerimenti