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A Jesolo

Covid, 43 contagi
tra migranti ospiti
della Croce Rossa

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La foresteria della Croce Rossa a Jesolo
La foresteria della Croce Rossa a Jesolo
La foresteria della Croce Rossa a Jesolo
La foresteria della Croce Rossa a Jesolo

Quarantadue migranti di origine africana ospiti della sede della Croce Rossa a Jesolo sono risultati positivi al Coronavirus. Oltre a loro anche un operatore della struttura, per un totale di 43 contagiati. È quanto è stato reso noto in una conferenza stampa dal Comune di Jesolo e dai vertici dell’Usl 4. La Croce Rossa si occuperà della vigilanza degli ospiti nel centro, e con propri mezzi trasferirà i positivi in altre strutture protette. Il sindaco, Valerio Zoggia, ha chiesto e ottenuto dalla Questura un presidio stabile di forze dell’ordine all’esterno della sede.

 

Il coordinatore regionale veneto della Croce Rossa, Francesco Bosa, ha garantito il massimo controllo, grazie anche a un incremento di 11 operatori inviati dalla sede nazionale, oltre alla disponibilità di mezzi per trasferire i casi positivi in altre strutture: «Nei prossimi 14 giorni - ha detto Bosa - il nostro compito sarà quello di garantire la loro permanenza in struttura». La sede della Cri di Jesolo ospita attualmente oltre un centinaio di richiedenti asilo, di origine africana. «La situazione è sotto controllo e va costantemente monitorata - ha spiegato il sindaco Zoggia - non tanto per i contagiati che lasceranno questa città in giornata, bensì per chi resta in struttura, affinchè non possa liberamente circolare durante il periodo di isolamento. A tal proposito ho firmato un’ordinanza che impone alla Croce Rossa l’obbligo di vigilare su questo».

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