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La conferenza stampa di Zaia

«Vaccini, ci dicano se meglio dare una sola dose a tutti». Smentita la "notizia" sulla chiusura delle scuole

Zaia in conferenza stampa
Zaia in conferenza stampa
Zaia, punto stampa 24 febbraio

Dalla sede della protezione civile di Marghera (inizio previsto ore 12.30), la conferenza stampa del presidente Luca Zaia sull'andamento dei contagi da coronavirus e della campagna vaccinale in Veneto.

In conferenza stampa anche la dottoressa Carmela Palumbo, dirigente dell'istituto scolastico regionale.

Alla fine della conferenza stampa Zaia, che si era assentato per un incontro con il ministro Garavaglia, rientra in sala per smentire la notizia di un'ordinanza che impone la didattica a distanza per tutte le scuole: «Non c'è nulla di vero, chiedo le scuse di chi l'ha pubblicata». Adn Kronos poi spiega che si è trattato di un errore tecnico,

 

I DATI

Superati i 7 milioni di tamponi fatti finora. Registrati 800 nuovi positivi, 2,24% la percentuale dei positivi sui tamponi fatti nelle ultime 24 ore.

1.379 i ricoverati, 15 in meno. 21 i nuovi decessi.

 

IL PROSSIMO DCPM

«Il confronto con il Governo sarà immediato, domani alle 9 abbiamo il primo incontro con il ministro Gelmini. Vogliamo un unico interlocutore nel cts, chiediamo che si fermino i dibattiti fra scienziati. E ogni azione restrittiva deve avere i ristori a sostegno. Ci vuole perequazione: se i ristoranti possono essere aperti a mezzogiorno, non capisco perché devi essere chiuso la sera»

 

TAMPONI E VACCINI

«Bisogna aumentare la capacità di fare tamponi rapidi, il futuro è quello. Il numero dei vaccini è insufficiente. Ci sono enti internazionali che suggeriscono di non fare la seconda dose a chi ha già avuto il covid. E chiedo: meglio due dosi a pochi o una sole dose a molti?»

«Potremmo fare 45-50.000 dosi al giorno, ma prudenzialmente ne accantoniamo una parte per le seconde dosi»

 

LA SCELTA DI VACCINARE DAGLI 80 IN SU

«Rispetto ad altre regioni, che vaccinano dai centenari in giù, abbiamo deciso di andare dagli 80enni in su perché è una popolazione più numerosa e con più mobilità».

 

SCUOLA

Parlano il dott. Michele Tonon e la dottoressa Carmela Palumbo dell'istituto scolastico regionale.

1.421 eventi registrati in Veneto dal 7 gennaio al 23 febbraio: 22% alla scuola dell'infanzia, 33,7% alla primaria, 23,2% le medie, 14,2% le superiori (chiuse però tutto gennaio).

27.460 le persone coinvolte, fra positivi e isolati.

La frequenza di un secondo caso dopo un primo è maggiore nelle scuole dell'infanzia (33%) rispetto a primaria e media. E' il motivo per cui, quando emerge un caso positivo, nella fascia 0-6 viene sospesa la frequenza di tutta la classe, al contrario di quanto accade negli ordini scolastici superiori. 

La maggior parte delle persone in isolamento ci sono andate per contatti esterni alla scuola. 2.300 studenti di elementari e medie sono riusciti a frequentare nonostante un caso positivo.

In 15 scuole superiori (3 a Verona) verranno fatto degli screening sugli studenti:  all'avvio della campagna, alla metà di marzo, tutti gli alunni e il personale verranno testati e poi ogni settimana verrà testata una singola sezione. Sarà un test nasale, la partecipazione è su base volontaria.

Alle medie, ci sarà un progetto di autosomministrazione, sotto supervisione di un operatore.

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