Dalla sede della protezione civile a Marghera, come ogni giorno alle 12.30 la conferenza stampa del presidente Luca Zaia sulla situazione del coronavirus in Veneto.
I DATI
Quasi 3 milioni di tamponi molecolari e 1.200.000 rapidi (73.000 nelle ultime 24 ore). 173.000 positivi finora in veneto, +2.427 nelle ultime 24 ore in Veneto. I ricoverati sono 3.161 (dei quali 346 in terapia intensiva), + 37 nelle ultime 24 ore. Ci sono stati finora 4.403 decessi, +29 nelle ultime 24 ore, +71 i dimessi.
«Trend in timida discesa, ma in alcuni posti come Venezia è ancora in crescita. Abbiamo più ricoveri che a marzo. Ci vuole più attenzione al distanziamento, è fondamentale, anche ieri ho visto situazioni assurde, con la gente in montagna nonostante il rischio valanghe»
«Ho chiesto anche a Brusaferro di darmi una mano a spiegarlo: il numero dei nostri positivi è alto perché facciamo tanti tamponi. Quello che conta è la percentuali di positivi. Noi ne facciamo 60.000 di tamponi. Non sto dicendo che in Veneto va tutto bene, ma da noi si trovano i positivi perchè li cerchiamo».
POSSIBILI NUOVE RESTRIZIONI IN VENETO
Intanto in Veneto nei prossimi giorni potrebbero entrare in vigore nuove restrizioni anti-assembramenti. Lo ha detto Zaia a margine della conferenza stampa, rispondendo a chi chiedeva se per contenere i contagi erano allo studio restrizioni, come chiesto dalle opposizioni in consiglio regionale, o se si intende aspettare il pronunciamento del ministero venerdì in merito a eventuali "cambi di colore". «Non facciamo restrizioni in virtù degli appelli - ha sottolineato il governatore -. Abbiamo già detto che stiamo valutando di ripristinare eventuali restrizioni, che non riguardano le attività commerciali ma serviranno per evitare gli assembramenti»
La dottoressa Russo in conferenza stampa
PARLA LA DOTTORESSA FRANCESCA RUSSO (servizio prevenzione del Veneto)
«I test rapidi servono a isolare precocemente i soggetti positivi: è chiaro che questo ha aumentato il numero dei tamponi. Noi facciamo i tamponi anche ai contatti asintomatici dei positivi. Abbiamo strategie diverse rispetto ad altre regioni. Siamo passati da un 44% di positivi a un 13%. Ma è un dato comunque non confrontabile con altre regioni perché il nostro metodo è diverso dagli altri. Quello che conta è calcolare l'incidenza dei positivi su 100.000 abitanti»
«Nella valutazione su fasce gialle o arancioni, conta anche la capacitò di resilienza dei servizi territoriali, la resistenza degli ospedali e la capacità di tenere monitorati sintomatici e asintomatici»
«Il vaccino è fondamentale: ci permetterà di uscire da questo clima di restrizioni e paure, nel quale non possiamo continuare a vivere»