Dalla sede della protezione civile di Marghera (Venezia), parla il presidente della regione Luca Zaia sulla situazione legata al coronavirus in Veneto.
I DATI
Quasi 60.000 tamponi e quasi 4.000 positivi in Veneto. 50 nuovi ricoverati (ma -1 in terapia intensiva) e 120 dimessi. 44.300 gli isolati
IL COMMENTO
«C'è una continua crescita dei contagi perché non c'è attenzione: troppi assembramenti per il black friday, per una tv o un I-Pad»
INFERMIERI
«Carenza di infermieri: è stato fatto un accordo perché gli infermieri possano lavorare extralavoro nella case di riposo, anche una sola ora»
TERAPIE INTENSIVE
«Eravamo a 494 il 21 febbraio, siamo arrivati a 825 con una delibera regionale, con altri provvedimenti siamo arrivati prima a 877 e infine a 1.000.»
«I pazienti covid più gravi se non ospedalizzati muoiono, è il motivo perché in tanti vengono ospedalizzati»
IMPIANTI SCIISTICI E SCUOLA
«Se si chiudono gli impianti, bisogna ristorare e impedire che negli altri paesi si apra».
«Scuola: rischioso aprire il 9 dicembre per richiudere il 22. Vale la pena rischiare? Io sono per la scuola in presenza, ma bisogna riaprire quando è possibile. La discussione non deve diventare un puntiglio politico: non faremmo il bene dei ragazzi e delle loro famiglie»
ZONA GIALLA
«Domani è il giorno dei "cambi di colore": con le nomination, sembra di essere al Grande Fratello. Abbiamo la situazione sotto controllo, attendiamo il verdetto»
VACCINI ANTICOVID
L'assessore Manuela Lanzarin: «Dovevamo fornire al commissario Arcuri i numeri delle persone da vaccinare, fra personale ospedaliero e case di riposo. Abbiamo aggiunti i numeri delle strutture socio-sanitarie di minori, disabili e tossicodipendenze. 171.003 il totale comunicato ad Arcuri, cifra che va raddoppiata 342.006 dosi di vaccino. Le prime dosi verranno somministrate a metà gennaio»