Dalla sede della protezione civile di Marghera, la conferenza stampa del presidente del Veneto Luca Zaia con la dottoressa Francesca Russo, responsabile del servizio di prevenzione della Regione. Si parla del nuovo piano vaccinale contro il coronavirus.
I DATI E LE SCUOLE
32.000 circa i tamponi con 572 positivi, ad oggi sono 38.964 i positivi nel Veneto.
I ricoverati sono 2.369, un altro centinaio in meno. 52 i nuovi decessi.
«E' ovvio che la riapertura delle scuole rischia di far peggiorare la situazione, sono rischi di cui siamo consapevoli. Faremo dei controlli a campione sui distretti scolastici per monitorare l'andamento dei contagi»
LA POLEMICA DI ZAIA
«Ricordo gli esponenti del Governo che sostenevano che decidessimo noi in merito alle zone e che per il Veneto ci voleva la zona rossa. I nostri dati invece sono crollati anche in zona arancione. Dietro c'è stato un grande lavoro»
I VACCINI
Parla la dottoressa Russo. «145.619 dosi fatti finora, con circa 34.000 seconde dosi, sono soggetti che lavorano negli ospedali o sono ospiti od operatori delle rsa. Il commissario Arcuri ci ha comunicato l'arrivo delle dosi che arrivano. Abbiamo a disposizione il vaccino della Pfizer, che necessità di un lavoro più complesso di conservazione, e un piccolo quantitativo di vaccino Moderna. Ne riceveremo 250.000 in tutto il mese di febbraio.
In fase 1A ci sono operatori sanitari e rsa, in fase 1B gli utraottantenni. Entro la prima settimana di febbraio completiamo tutti i cicli iniziali con le seconde dosi, poi cominciamo con gli ultraottantenni.
Dal 15 febbraio quindi partono le lettere per chi è nato nel 1941, dalla settimana dopo chi è nato nel 1946. Dal 1 marzo chiamiamo chi è nato nel 1940 e dall'8 marzo chi è nato nel '45. E così via, a scendere. Se arriva Astra Zeneca possiamo ampliare il numero di persone vaccinate. Fra i primi vaccinati anche oncologici e trapiantati
Nella fase 2 penseremo ai servizi essenziali con i medici competenti.
L'invito sarà nominativo con l'indicazione di giorno, ora e luogo dove recarsi. Le primule non le abbiamo ricevute e al momento non ci sono».
LA SITUAZIONE NEGLI OSPEDALI
Il direttore della Sanità Veneta Luciano Flor: «1.100 posti in più negli ospedali rispetto a dicembre. Siamo scesi alla fase tre. A oggi 539 malati, sia covid che non-covid, in rianimazione intensiva su una disponibilità di 670 posti letto. Possiamo pensare a riaprire l'attività chirurgica. Per chi ha avuto la visita cancellata, deve chiamare il cup, consigliamo di farlo nel pomeriggio. Per le visite sospese, invece, chiamiamo direttamente noi i pazienti»