Da Marghera, la conferenza stampa del presidente Luca Zaia sull'andamento del contagio da coronavirus nel Veneto.
I RICOVERI, DPCM E ZONE ROSSE
«Stiamo cominciando a vedere i primi risultati, calano i ricoveri in area non critica e in terapia intensiva. Ma se abbassiamo la guardia, buttiamo via tutto il lavoro fatto fino adesso».
«Stiamo cominciando a incontrarci con il Governo sul dpcm: è parere comune che serve un criterio comune e un'unica voce. Dobbiamo avere una fonte scientifica, non si può andare a sentimento. Serve un punto di sintesi».
«Il criterio dei positivi ogni 100.000 abitanti non è attuabile, perché non tutte le regioni fanno lo stesso numero di tamponi. Il numero assoluto di positivi non è un problema, sono stufo di dirlo. La zona arancione è previsto duri due o tre settimane: non penso che dal 16 saremo rossi».
IL CASO DELLA DONAZZAN
Poi sul caso dell'assessore Donazzan che ha cantato Faccetta Nera nel corso della trasmissione "La Zanzara": «Faccetta nera riprende un periodo storico buio nella nostra storia, di colonialismo e di condizione difficile per le donne in quel periodo. Penso che da parte sua siano doverose delle scuse».
LE TERAPIE INTENSIVE
Luciano Flor, dirigente Sanità Veneta: «Confermo il calo dei ricoveri, al momento ci sono 96 posti di terapia intensiva liberi»
«Crisanti dice che i contagi in Veneto sono colpa dei tamponi rapidi? I tamponi rapidi sono appena stati validati dal ministero della Salute, noi facciamo tutti i molecolari che possono essere fatti. Sulle varianti di cui parla Crisanti attendiamo studi e dati»