<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Il punto stampa

Zaia: «Ripartono le prestazioni specialistiche, via libera alle visite negli ospedali e nelle Rsa»

Luca Zaia in diretta
Luca Zaia in diretta
Il punto stampa del presidente Zaia

Torna il governatore Luca Zaia con un punto stampa per illustrare la situazione Covid in Veneto. 

 

IL BOTTETTINO DI OGGI

I contagi Covid registrati in Veneto nelle ultime 24 ore sono 11.201, intercettati con oltre 143mila tamponi: l'incidenza è al 7,82%. Sono 156.004 gli attualmente positivi. Le vittime in un giorno sono state 41. La situazione negli ospedali: sono 1.901 (+30) i ricoverati, di questi, 1.745 (+34) sono ospitati nei reparti dell'area medica, mentre sono 156 in terapia intensiva.

 

ZONA BIANCA DIETRO L'ANGOLO

"Oggi abbiamo questi parametri", prosegue Zaia, "l'indice Rt all'1.12, terapie intensiva al 15% e area medica al 25%. La proiezione a sette giorni, secondo i nostri modelli matematici, mostra come l'area medica martedì sarà al 20,9%  mentre per la terapia intensiva a sette giorni, all'11,7%. Significa che sarà la terapia intensiva a farci andare in bianco. In una settimana, dieci giorni dovremmo quindi essere in zona bianca".

I numeri del contagio sono ancora alti, spiega Zaia, "ma grazie alle vaccinazioni non abbiamo avuto un'esplosione dei ricoveri. Il parametro mostra che con due dosi l'incidenza dei decessi è 98 su 100mila, con la terza è nove su100mila, sugli over 80: significa che con il booster si riduce di dieci volte il rischio di morte. Sui ricoveri il dato ci dice che tra chi ha due dosi, 287 su centomila sopra gli 80 anni vanno in ospedale mentre con la terza dose l'incidenza dei ricoveri si abbassa a 47 su centomila. Valutate con attenzione l'importanza del vaccino: la terza dose ha cambiato il corso, soprattutto tra i più anziani". In Veneto l'89% della popolazione è vaccinata e tra i ragazzi (5-11 anni) il 32,2% ha ricevuto almeno una dose: sono almeno 450mila i veneti non vaccinati e di questi 160mila sono over 50.

 

SBLOCCO DELLE VISITE NEGLI OSPEDALI E RSA

"Sta iniziando la fase di discesa", prosegue Zaia, "e alla luce di questo riprendono le prestazioni specialistiche ambulatoriali: sono 264.745 quelle da recuperare e lo faremo velocemente". Sono quelle a 30-60 giorni sospese a dicembre e sono di tutte le varie branchie, ha specificato l'assessore alla sanità Lanzarin. E poi, ha detto Zaia, "il tema che mi sta a cuore, l'apertura alle visite: penso ai nonni e alle geriatrie che mi chiamano in continuazione. Se hai le tre dosi, se ne hai due e sei guarito, o hai fatto un tampone apposta, puoi andare a visitare il parente, anche nelle Rsa. Buttiamo il cuore oltre l'ostacolo e torniamo alla normalità". 

 

NOVAVAX IN ARRIVO

"Sono arrivate le pillole antivirali per combattere il Covid. Sabato scorso abbiamo iniziato con le somministrazione di Pfizer - dice Zaia -. Abbiamo tante richieste, incrociamo le dita anche per l'arrivo di Novavax. Il commissario Figliuolo mi ha detto che sono state fatte le prenotazione. Appena le avremo apriremo le linee per coloro che vogliono questo tipo di vaccino: faremo anche accesso libero pur di recuperare vaccinazioni".

 

CONTROLLI GREEN PASS

Zaia la definisce un'"anatra zoppa: inutile fare regole se poi non si stabilisce chi deve fare i controlli. Abbiamo caricato di responsabilità alcune categorie come i commercianti, senza dare loro una veste giuridica opportuna. Questo non giustifica chi non vuole esibire il pass o lo ha falso. Chi controlla il Green pass deve avere la possibilità di controllare l'identità: i ristoratori sono angosciati da questo". 

 

SCUOLE E NUOVE REGOLE

Il 4 febbraio è stato approvato il decreto che ha modificato il sistema di sorveglianza nelle scuole. Francesca Russo, direttore regionale della Prevenzione, spiega che "con l'ufficio scolastico regionale abbiamo cercato di fare una comunicazione chiara". 

Leggi anche
Scuola, tutte le nuove disposizioni in vigore in caso di positivi in classe

Nelle scuole dell'infanzia fino a 4 casi di positivi c'è la presenza. Per gli educatori obbligo di mascherina Ffp2 per dieci giorni. Dal quinto caso, registrato nell'arco di cinque giorni, viene sospesa l'attività ma con regime diverso a seconda che il bimbo sia vaccinato: se non lo è, quarantena per 5 giorni, altrimenti autosorveglianza.

Nelle scuole primarie, il limite è di quattro casi positivi, oltre i quali si tiene aperta la scuole con regime di autosorveglianza per cinque giorni per chi è vaccinato: per gli altri quarantena e dad.

Nelle secondarie, dai due casi in su si divide il regime sempre in base ai vaccinati: quelli che mantengono l'autosorveglianza e quelli che vanno in dad e quarantena per cinque giorni. Nei cinque giorni successivi mascherina Ffp2 per tutti.

Suggerimenti