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Friuli in giallo da lunedì

Boom di contagi in Veneto. Zaia: «Oltre 2mila positivi in 24 ore, restiamo in zona bianca, ma serve più attenzione»

Luca Zaia
Luca Zaia
Covid - monitoraggio Fondazione Gimbe (17-24 novembre)

Boom di contagi in Veneto: oltre duemila in 24 ore su quasi 123mila tamponi eseguiti. Ma la regione - spiega Luca Zaia - «resta in zona bianca». L’indice Rt è pari a 1,35 mentre l’incidenza è: 226,1 su 100.000. L’occupazione dei posti letto è al 7% per le terapie intensive (valore limite 10%) e al 6% (valore limita 15%) per l’area medica.

«Il Veneto continua ad essere zona bianca – commenta il Presidente della Regione, Luca Zaia – ma la situazione delineata dal report quotidiano richiede una riflessione importante. Oggi, infatti, ci confrontiamo con una giornata in cui si superano già i 2.000 contagi. L’impatto delle vaccinazioni sta garantendo la tenuta sul fronte del numero dei pazienti ricoverati ma la cosa certa è che siamo di fronte ad un lento e inesorabile incremento del contagio con proiezioni importanti rispetto alla crescita».

«La situazione richiede di tenere alta la guardia – prosegue il Governatore - rimane fondamentale il rispetto delle regole, l’uso della mascherina, soprattutto in condizioni di assembramento, e dobbiamo continuare a impegnarci in un grande lavoro di squadra. Ovviamente, non viene meno l’invito alla vaccinazione con la terza dose per chi ha già maturato i requisiti come tutti coloro che hanno più di quarant’anni e si sono sottoposti alla seconda dose da più di 5 mesi. Ma un appello va fatto anche a non escludere la possibilità di vaccinarsi, secondo le indicazioni della comunità scientifica, con le prime dosi che quotidianamente continuano a essere inoculate. Qualora un cittadino abbia dubbi sul vaccino o sulla profilassi si rivolga al suo medico curante che, da esperto, potrà dare ogni indicazione utile».

 

Sulla base dei dati sull’andamento della pandemia, da lunedì 29 novembre il Friuli Venezia Giulia dovrebbe passare in zona gialla. La Regione sta lavorando alla possibilità di anticipare di una settimana la nuova stretta introdotta con il Super Green pass per adottare già da subito misure omogenee a quelle che entreranno in vigore il 6 dicembre ed evitare le restrizioni previste per la zona gialla sino a oggi.

 

IL MONITORAGGIO. Secondo un articolato studio della Fondazione Gimbo, in tutte le Regioni tranne la Basilicata, dal 17 al 23 novembre, si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi, con variazioni che vanno dal 1,3% della Regione Toscana al 124,3% della Valle D’Aosta (tabella 1). In Veneto l'incremento percentuale è del 42.4%. In 92 Province si registra un’incidenza pari o superiore a 50 casi per 100.000 abitanti: in Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte e Veneto (464) tutte le Province superano tale soglia.

 

 

In 18 Province si contano oltre 150 casi per 100.000 abitanti: Trieste (674), Gorizia (492), Bolzano (442), Forlì-Cesena (311), Padova (274), Rimini (249), Aosta (248), Ravenna (214), Treviso (213), Venezia (213), Vicenza (200), Pordenone (186), Udine (183), Fermo (172), Ascoli Piceno (166), Belluno (162), La Spezia (162) e Imperia (160).  In Veneto, Verona è quella meno colpita con 133 casi su 100mila abitanti, seguita da Rovigo (149), Belluno (162), Vicenza (200), Venezia e Treviso (213) e Padova (274).

«Quando l’incidenza supera i 150 casi per 100 mila abitanti – commenta il Presidente – gli amministratori locali devono verificare tempestivamente l’esistenza di focolai e decidere eventuali restrizioni mirate per arginare la diffusione del contagio, come già fatto dalla Provincia Autonoma di Bolzano».

In aumento anche i decessi: 437 negli ultimi 7 giorni (di cui 25 riferiti a periodi precedenti), con una media di 62 al giorno rispetto ai 57 della settimana precedente. «Sul fronte ospedaliero – afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione GIMBE – si registra un ulteriore incremento dei posti letto occupati da pazienti COVID: rispetto alla settimana precedente +15,8% in area medica e +16,4% in terapia intensiva». In termini assoluti, il numero di pazienti COVID in area medica è passato da 2.371 del 16 ottobre a 4.597 del 23 novembre 2021 (+93,9%) e quello nelle terapie intensive da 338 del 25 ottobre a 560 del 23 novembre 2021 (+65,7%).

 

 

A livello nazionale, al 23 novembre, il tasso di occupazione è dell’8% in area medica e del 6% in area critica, con notevoli differenze regionali: per l’area medica superano la soglia del 15% Provincia Autonoma di Bolzano (16%) e Friuli-Venezia Giulia (18%) che con il 14% supera anche quella del 10% per l’area critica. «Gli ingressi giornalieri in terapia intensiva – puntualizza Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione GIMBE – continuano ad aumentare: la media mobile a 7 giorni è passata da 38 ingressi al giorgno della settimana precedente a 48» .

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