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Lotta al virus

Allarme focolai fra i giovani, tracciamento in varie regioni. Iss, il Veneto entra nella fascia a rischio moderato

Foto Ansa/Andrea Merola
Foto Ansa/Andrea Merola
Foto Ansa/Andrea Merola
Foto Ansa/Andrea Merola

Feste o ritrovi all'aperto ma senza mascherina e senza distanziamento. Ed è allarme focolai fra i giovani in Italia. Diverse regioni sono coinvolte in un'operazione di tracciamento di casi nati fra ragazzi in vacanza, in un villaggio a Manfredonia (Foggia). Focolaio anche a Roma dopo evento in locale all'aperto, 30 ragazzi positivi. Altri casi in Sardegna a Ghilarza (Oristano) e, nei giorni scorsi, a Codogno, in provincia di Lodi. Ecco come scoppiano nuovi focolai di Covid-19, in Italia ma non solo: 70 minorenni italiani in vacanza sono bloccati a Malta perché 21 di loro sono risultati positivi.

 

Ieri intanto sono stati resi noti gli esiti del monitoraggio settimanale della cabina di regia: risale, anche se di poco, l'Rt nazionale a 0.66 rispetto allo 0.63 della settimana scorsa e l'incidenza che arriva a 11 ogni 100 mila abitanti, rispetto ai 9 di 7 giorni fa. Undici regioni o province autonome vedono casi in aumento negli ultimi 7 giorni. Nel mese di giugno i sequenziamenti hanno superato il 6%. La variante Alfa resta dominante ma Kappa e Delta sono al 27,7%, a maggio erano al 5% e 15 giorni fa erano al 16,7%, quindi in netto aumento. Rimane circolante anche la Gamma, intorno al 12%.

 

Una buona notizia arriva dall'Iss: il vaccino con due dosi è efficace circa all'80% nel proteggere dall'infezione e fino al 100% nel proteggere dagli effetti più gravi della malattia, per tutte le fasce di età.

 

«L'età mediana dei nuovi casi di Covid in Italia è 31 anni, ricoverati 52, 63 anni per la terapia intensiva e 78 l'età mediana della mortalità»: lo ha riferito il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro nel corso della conferenza stampa per la presentazione del monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute.

 

Fra le regioni a registrare l'incremento giornaliero maggiore di casi è stata la Lombardia (230), seguita da Campania (226), Sicilia (201), Lazio (135) e Veneto (106). Secondo il monitoraggio dell'Iss sono 6 le regioni e due le province autonome classificate a rischio moderato: sono Abruzzo, Campania, Marche, Veneto, Sardegna e Sicilia con le due province di Trento e Bolzano; sono invece 13 le regioni considerate a rischio basso. In nessuna, si rileva nel monitoraggio, si supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è 2%: i ricoverati passano da 240 (29/06/2021) a 187 (06/07/2021). L'occupazione in aree mediche scende ulteriormente (2%) e i ricoverati passano da 1.676 (29/06/2021) a 1.271 (06/07/2021).

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