GOSALDO (BL). «Peggio che nel '66». Nell'Agordino la pioggia e il vento hanno distrutto boschi, argini e case, fatto crollare tralicci e strade, isolando totalmente decine di paesi. Oggi dopo un giorno di tregua sono ricominciate le precipitazioni, che minacciano di trasformarsi in neve, e da oltre 72 ore i paesi a nordovest, al confine con il Trentino, sono senza elettricità e senza collegamenti telefonici, con la quasi totalità di quelli viari interrotti. (LE IMMAGINI)
Solo le infrastrutture costruite nel tempo hanno impedito che la catastrofe fosse analoga o peggiore di quella di 52 anni fa. Protezione civile, vigili del fuoco, Croce Rossa, carabinieri, Genio militare e volontari locali lavorano ininterrottamente per raggiungere le frazioni isolate dove vivono in prevalenza anziani: ma luce e telefoni difficilmente torneranno prima della prossima settimana.
Al municipio di Gosaldo (qui la videointervista al sindaco Giocondo Dalle Feste), dal quale riusciamo a scrivere grazie ad un hot spot di emergenza, arrivano le notizie delle frazioni da liberare e di quelle da evacuare.
Riccardo Verzè