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regione a lutto

Zaia sulla strage:
«È una guerra,
basta buonismi»

Luca Zaia
Luca Zaia
Luca Zaia
Luca Zaia

«Il Bataclan che si portò via anche la nostra Valeria Solesin, il boulevard di Nizza, i mercatini di Berlino e molte altre croci ancora…siamo in guerra, di nuovo, anzi non ne siamo mai usciti. Una guerra non convenzionale condotta da individui vili e senza dignità che colpiscono persone inermi e ragazzini in un momento di serenità provocando quella che sarà ricordata come la strage dei bambini. Bisogna rispondere con forza e orgoglio, con leggi speciali, con controlli impietosi fin dalle frontiere e in tutta quell’area grigia al confine tra la legalità e l’illegalità dove si nascondono e operano i fiancheggiatori di questi assassini, infiltratisi grazie all’errore storico dell’ospitalità indiscriminata». Con queste parole, il Presidente del Veneto,  Luca Zaia, che ha disposto l’esposizione delle bandiere a mezz’asta in tutte le sedi della Regione, commenta la strage di Manchester.

 

«Basta buonismi, basta se e ma, basta sottili distinguo – aggiunge il Governatore – perché il nemico, purtroppo non si può che chiamarlo così, non ne fa: colpisce nel mucchio, quasi come se il suo criterio informatore fosse solo l’odio, il gusto barbaro di seminare sofferenza e dolore». “Non bisogna cadere nell’errore della generalizzazione – prosegue il Presidente del Veneto – perché se non è vero che tutti gli islamici sono terroristi, è anche vero che tutti gli atti terroristici sono di matrice islamica». «In queste ore di dolore – conclude il Governatore – mi dispiace di aver dovuto sentire anche dichiarazioni nelle quali si evidenziava che l’Italia è ancora immune da queste tragedie. Nulla di più sbagliato, perché la sofferenza non ha confini: è di tutti noi, anche di chi ha avuto la fortuna di non sentirla sulla propria pelle».

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