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La prima volta

Papa Bergoglio in trasmissione negli studi Rai, la Cei: «Giornata storica per la televisione mondiale»

È la prima volta che un pontefice si reca in un set televisivo. La trasmissione "A Sua immagine" andrà in onda su Rai 1 domenica 4 giugno. A convincerlo Don Pozza, 43 anni vicentino, che ha instaurato con Papa Francesco un rapporto speciale fin dal 2016
Papa Francesco e don Marco Pozza A legarli un'amicizia profonda nata a Roma nel 2016 in occasione del Giubileo dei carcerati
Papa Francesco e don Marco Pozza A legarli un'amicizia profonda nata a Roma nel 2016 in occasione del Giubileo dei carcerati
Papa Francesco e don Marco Pozza A legarli un'amicizia profonda nata a Roma nel 2016 in occasione del Giubileo dei carcerati
Papa Francesco e don Marco Pozza A legarli un'amicizia profonda nata a Roma nel 2016 in occasione del Giubileo dei carcerati

Quella che viene considerata dalla Cei una «giornata storica per la televisione mondiale» ha un solo artefice: don Marco Pozza, "l'uomo che sussurra al Papa". È stato lui a convincere il pontefice ad andare negli studi Rai di Saxa Rubra per partecipare, a fine settimana scorsa, alla registrazione della trasmissione "A Sua immagine" condotta da Lorena Bianchini, e che andrà in onda come puntata speciale domenica 4 giugno alle 9.30.

Si tratta della prima volta di un papa in uno studio televisivo, come conferma la Conferenza episcopale italiana: «L'incontro, che Papa Francesco ha organizzato personalmente attraverso don Marco Pozza e che è stato tenuto riservato fino all'ultimo istante, ha rappresentato un momento di grande gioia e gratitudine, soprattutto perché per la prima volta nella storia un pontefice si è recato ospite in un programma tv».

Un gran bel colpo per don Pozza, 43 anni di Calvene, che ha instaurato con papa Francesco un rapporto speciale fin dal 2016: il 6 novembre era infatti a Roma per il Giubileo dei carcerati assieme ad una cinquantina di detenuti del carcere di Padova di cui è cappellano. A sorpresa il papa lo chiamò sul cellulare per invitarlo a colloquio nella residenza di Santa Marta. Un incontro rimasto nel cuore del sacerdote vicentino, e che di fatto ha dato il via ad un rapporto non solo di profonda amicizia e confidenza, ma anche di lavoro.

C'è infatti don Marco Pozza, che papa Bergoglio chiama affettuosamente "l'enfant terrible", dietro alle più belle interviste e conversazioni concesse dal pontefice che ha trovato in lui la spalla ideale con cui discutere di fede e di attualità. Insieme hanno realizzato ben quattro programmi televisivi dedicati rispettivamente al Padre Nostro, all'Ave Maria, al Credo e a Vizi e Virtù, tutti registrati in Vaticano.

Nel 2020, in pieno lockdown, era al suo fianco sulla porta della Basilica pochi minuti prima che il pontefice celebrasse la Via Crucis in una piazza San Pietro vuota ma illuminata dalle fiaccole, un'immagine simbolo dell'emergenza sanitaria. Di quella sera don Marco Pozza conserva la croce che era stata usata, gliel'ha data il papa dicendogli «Portatela nella vostra chiesetta del carcere».

Ed ora il sacerdote di Calvene è riuscito in questa nuova impresa, accolta con entusiasmo e meraviglia non solo dalla Rai ma della stessa Chiesa. «Con la conduttrice - ha informato la Cei -, papa Francesco ha parlato dei grandi temi legati a questo momento storico con un appello per la pace, delle difficoltà che ciascuno incontra nell'esistenza quotidiana, dell'aggressività che pervade la vita sociale e, infine, del ruolo che la comunicazione e l'informazione devono svolgere in questo scenario».

Alessandra Dall'Igna

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