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Invasione cominciata il 24 febbraio 2022

Distrutte due basi militari a Melitopol: «Centinaia di soldati russi uccisi»

Gli aggiornamenti sul conflitto scatenato dalla Russia il 24 febbraio 2022
GUERRA RUSSIA UCRAINA - Gallery L'Arena

Il conflitto Russia-Ucraina, iniziato il 24 febbraio 2022 con l'invasione del territorio ucraino da parte delle truppe russe, prosegue senza sosta sotto l'attenzione di tutta la comunità internazionale. Aiuti dall'Italia e dall'Europa alle popolazioni aggredite. Qui di seguito l'evoluzione della guerra, giorno per giorno.

 

6 MARZO - DISTRUTTE DUE BASI MILITARI A MELITOPOL: «CENTINAIA DI SOLDATI RUSSI UCCISI»

Le forze armate ucraine hanno distrutto due basi militari russe a Melitopol, nella regione di Zaporizhzhia. Ne dà notizia il sindaco della città, Ivan Fedorov, citato da Ukrinform. Secondo quanto riporta l’agenzia stampa ucraina, sarebbero rimasti uccisi centinaia di soldati russi.

Mentre continua il ’tritacarne Bakhmut’, con le perdite russe che secondo Kiev ammontano ogni giorno a 500 soldati morti e feriti nella battaglia per la conquista della città simbolo nel Donetsk, una nuova minaccia si abbatte sull’Ucraina: il suo nome è UPAB-1500B, potente bomba planante dal peso di 1,5 tonnellate progettata per colpire obiettivi altamente protetti a una distanza fino a 40 km grazie ai suoi 1.010 kg di esplosivo ad alto potenziale. L’ordigno è stato usato qualche settimana fa nella regione di Chernihiv, hanno riferito fonti del portale ucraino Defense Express. L’ennesimo segnale che a Mosca sono pronti a usare ogni mezzo per raggiungere gli obiettivi della loro «operazione militare speciale» in Ucraina.

Secondo il capo dell’intelligence militare di Kiev, Kyrylo Budanov, la Russia però è a corto di risorse e non sarà in grado di sostenere economicamente la guerra dopo i prossimi tre mesi:

 

5 MARZO - STRAGE NELL'ATTACCO AL CONDOMINIO

È salito a 13 il bilancio dei morti dell’attacco missilistico russo lanciato nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi sulla città di Zaporizhzhia, che ha colpito un condominio di cinque piani: lo annuncia su Facebook il Servizio di emergenza statale, come riportano i media nazionali, ricordando che tra le vittime c’è anche un bambino di otto mesi.

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4 MARZO - ZELENSKY: AVVIO NEGOZIATI PER ADESIONE UE QUEST'ANNO

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incontrato oggi a Leopoli la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ringraziandola per la sua leadership nel sostenere l'Ucraina e per la decisione dell'Eurocamera di adottare una risoluzione a sostegno dell'Ucraina. Lo riportano i media locali. "L'Ucraina mira a completare l'attuazione delle raccomandazioni della Commissione europea e ad avviare i negoziati per l'adesione all'Ue quest'anno", ha confermato Zelensky su Telegram. L'Ucraina ha ottenuto lo status di candidato all'Ue a giugno dopo aver presentato domanda di adesione pochi giorni dopo che la Russia aveva lanciato l'invasione il 24 febbraio 2022. 

Intanto il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, ha ispezionato un "posto di comando" sulla linea del fronte nell'Ucraina orientale: lo ha reso noto oggi il suo ministero, mentre infuria la battaglia per la città simbolo di Bakhmut. Il ministero della Difesa russo ha affermato in un comunicato che Shoigu ha "ispezionato un posto di comando sulla linea del fronte" nella "direzione Donetsk-Sud", senza specificare il luogo esatto o la data della visita.

 

3 MARZO - SCHOLZ ALLA CASA BIANCA: DAGLI USA ALTRE ARMI. POSSIBILE DRONE VICINO A MOSCA

l cancelliere tedesco Olaf Scholz è atteso oggi a Washington da Joe Biden per discutere delle prospettive di pace in Ucraina dopo il mancato sperato avvicinamento di ieri al G20 tra le parti in conflitto. Gli Stati Uniti potrebbero annunciare già oggi l’invio di nuove armi a Kiev per 400 milioni di dollari.

«Stanno assaltando la città di Bakhmut», ha detto lo Stato Maggiore citato dalla Cnn, facendo eco a un precedente aggiornamento che suggeriva la presenza russa all’interno della città, e non solo in periferia. Nelle ultime 24 ore, le forze russe hanno lanciato attacchi missilistici sulle città di Chasiv Yar, nella regione di Donetsk - a soli cinque chilometri a ovest di Bakhmut - e su Zaporizhzhia, ha sottolineato lo Stato Maggiore. «La minaccia di ulteriori attacchi missilistici rimane alta in tutta l’Ucraina». Sull'altro fronte, ieri sera a Kolomna, città della Russia nella regione di Mosca a 113 km a sudest dalla capitale è avvenuta una esplosione. Lo hanno confermato le autorità, dopo che sui social erano state diffuse informazioni e immagini dell’accaduto. «L’esplosione è avvenuta in aria. Con molta probabilità stiamo parlando di un drone. Ma finora è impossibile dirlo con certezza, dal momento che non riescono a trovare il relitto», hanno dichiarato le forze dell’ordine all’agenzia Tass. Un portavoce dei servizi di emergenza ha riferito che «un certo numero di potenziali strutture sono state controllate» e «non sono stati trovati segni di esplosione».

Ieri al G20 primo incontro tra Lavrov e Blinken ma poi la Cina ha fatto saltare una dichiarazione congiunta finale in cui si chiedeva a Mosca di cessare le ostilità. La premier Meloni parla di pace con il premier indiano Modi; oggi sarà ad Abu Dhabi.

 

2 MARZO - MISSILI SU ZAPORIZHZHIA: DISTRUTTO UN PALAZZO, ALMENO TRE I MORTI

La Russia ha condotto questa notte un attacco aereo su Zaporizhzhia, danneggiando gravemente un edificio residenziale. Lo ha scritto su Telegram il sindaco ad interim Anatoly Kurtev, citato dai media ucraini. L’amministrazione militare regionale di Zaporizhzhia ha riferito che a colpire l’edificio è stato probabilmente un missile russo S-300. L’attacco ha distrutto tre piani del palazzo. E, secondo un primo bilancio, sono tre i civili morti: lo scrivono i media locali, spiegando che sei persone ferite sono state portate in ospedale. Secondo i soccorritori ci sono ancora persone intrappolate sotto le macerie, l’edificio è stato quasi completamente distrutto. «In seguito all’impatto, più di 10 appartamenti dal secondo al quinto piano sono stati distrutti. Le case vicine sono state danneggiate dai detriti e dall’onda d’urto», ha dichiarato la polizia.

 

 

Sono oltre 150.000 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione delle forze di Mosca: lo ha annunciato lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev in un post su Facebook, come riportano i media nazionali. Dal 24 febbraio 2022 i russi hanno perso sul campo di battaglia almeno 150.605 soldati, di cui 715 solo nella giornata di ieri. Dall’inizio della guerra, la Russia ha inoltre perso 3.397 carri armati, 6.658 veicoli blindati da combattimento, 2.398 sistemi di artiglieria, 300 aerei, 288 elicotteri, 2.058 droni, 873 missili da crociera e 18 navi.

 

1° MARZO - «DRONI UCRAINI SULLA RUSSIA», MA KIEV NEGA. INTANTO MOSCA LANCIA I SUOI SHAHED DALLA REGIONE DI BRIANKS

La guerra dei droni, combattuta finora sul suolo ucraino, sconfina in Russia, colpita oggi in profondità da una serie di attacchi ad infrastrutture energetiche, uno dei quali ha visto un velivolo senza pilota schiantarsi a non più di cento chilometri da Mosca. Il drone «precipitato» senza provocare vittime o danni, secondo le fonti russe, nella regione di Kolomna, solo un centinaio di chilometri a sud-est di Mosca. «Un attacco fallito», lo ha definito il governatore della regione Andrei Vorobyov. Esaminando le foto diffuse dai media russi, il profilo Twitter Ukraine Weapons Tracker, che monitora le armi impiegate nel conflitto, è arrivato alla conclusione che il drone è un UJ-22 ucraino, abbattutosi vicino a una stazione di compressione di gas nella località di Voskresensk. «Se è stato lanciato dal territorio ucraino - osserva la stessa fonte - avrebbe viaggiato per 600 chilometri, e quindi si tratterebbe del tentativo di attacco ucraino più in profondità nel territorio russo».

Mikhail Podolyak, consigliere del capo dell’ufficio del presidente, ha affermato su Twitter che l’Ucraina non colpisce il territorio della Russia, negando le accuse secondo cui l’ Ucraina avrebbe attaccato ieri regioni della Federazione Russa con droni. «L’ Ucraina sta conducendo una guerra difensiva per disoccupare tutti i suoi territori» ha affermato Podolyak per il quale in Russia stanno crescendo processi di panico e disintegrazione, «una manifestazione dei quali è un aumento degli attacchi interni da parte di oggetti volanti non identificati contro strutture infrastrutturali».

 

L’esercito russo intanto ha iniziato a lanciare i suoi droni kamikaze Shahed dalla regione di Briansk, in Russia, una mossa che rappresenta una minaccia maggiore per Kiev: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence. Nel suo rapporto pubblicato su Twitter, il ministero commenta che probabilmente l’attacco con gli Shahed del 26 febbraio scorso è partito dalla regione di Bryansk - che si trova a circa 200km dalla capitale ucraina - mentre l’unico sito di lancio osservato da metà dicembre 2022 era quello della regione di Krasnodar, al di là del Mar d’Azov.

«Un secondo sito di lancio darebbe ai russi un diverso asse di attacco, più vicino a Kiev», commentano gli esperti di Londra. Nel frattempo, il ministero della Difesa rileva inoltre che Mosca sta probabilmente esaurendo le sue scorte di droni kamikaze poichè prima dell’attacco del 26 febbraio non c’erano state segnalazioni di droni utilizzati in Ucraina dal 15 febbraio.

 

 

 

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