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L'emergenza

Anche in Francia e Regno Unito tampone per chi proviene dalla Cina. Le limitazioni negli altri Paesi

Dal Giappone agli Usa fino a Israele. L’Italia apripista in Europa
Cinesi si sottopongono a un test a Shanghai
Cinesi si sottopongono a un test a Shanghai
Cinesi si sottopongono a un test a Shanghai
Cinesi si sottopongono a un test a Shanghai

Cresce il fronte dei Paesi che hanno reimposto controlli ai viaggiatori provenienti della Cina dopo l’impennata di contagi di Covid. Per primi si sono mossi alcuni Paesi asiatici, dall’India al Giappone, mentre in Europa l’Italia ha fatto da apripista, seguita da Francia, Spagna e Gran Bretagna. Obbligo di test in aeroporto anche negli Stati Uniti e in Israele.

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  • ITALIA - Prima in Europa, mercoledì 28 dicembre ha reintrodotto l’obbligo di test per i voli provenienti dalla Cina fino al 31 gennaio. Servirà un test molecolare fatto nelle 72 ore precedenti all’ingresso, o un test antigenico nelle 48 ore antecedenti. Obbligo di sottoporsi ad un test antigenico al momento dell’arrivo in aeroporto, o se non fosse possibile entro 48 ore. In caso di positività, obbligo di sottoporsi immediatamente al test molecolare per il sequenziamento e isolamento fiduciario con test finale.
     
  • SPAGNA - Dopo l’Italia, anche il governo di Madrid ha annunciato il ripristino dei controlli agli aeroporti, con obbligo di test negativo o la prova di un percorso vaccinale completo.
     
  • ISRAELE - Da oggi ai cittadini stranieri provenienti dalla Cina viene richiesto di mostrare un test negativo al momento dell’atterraggio all’aeroporto di Tel Aviv. Il ministero della Sanità ha anche consigliato agli israeliani di non recarsi per ora in Cina, se non per ragioni «assolutamente essenziali».
     
  • GRAN BRETAGNA - Londra si appresta ad annunciare l’obbligo di test negativo al Covid da effettuarsi prima del viaggio per gli arrivi nel Regno Unito dalla Cina.
     
  • FRANCIA - Ultima in ordine di tempo, anche la Francia ha introdotto dal primo gennaio l’obbligo di presentare un tampone negativo per chiunque si imbarchi dagli scali cinesi con destinazione Parigi.
  • GIAPPONE - Ieri è scattato l’obbligo di tampone annunciato nei giorni scorsi. I positivi dovranno sottoporsi ad una quarantena di 7 giorni, in previsione di un’accelerazione del flusso di turisti verso Tokyo. Le autorità stanno anche valutando di porre un limite al numero dei voli provenienti dalla Cina.
     
  • INDIA - Dal primo gennaio servirà un test molecolare negativo per tutti coloro che arrivano dalla Cina (inclusa Hong Kong) e da altri quattro Paesi della regione: Giappone, Corea del Sud, Singapore e Thailandia. Il risultato del test dovrà essere caricato su un sito ad hoc prima di partire.
     
  • MALAYSIA - Il governo ha annunciato controlli su tutti i viaggiatori in entrata e test delle acque reflue degli aerei in arrivo dalla Cina. Ma non ha specificato quando la stretta entrerà in vigore.
     
  • COREA DEL SUD - A partire dal 5 gennaio, i viaggiatori provenienti dalla Cina dovranno presentare un risultato negativo di un test molecolare non oltre le 48 ore o un test antigenico rapido effettuato entro 24 ore prima della partenza, e sottoporsi ad un altro molecolare all’arrivo. Seul limiterà anche il rilascio di visti a breve termine per i cittadini cinesi fino alla fine del mese prossimo.
     
  • TAIWAN - Da Capodanno test molecolare per chiunque arrivi dalla Cina in nave o in aereo. I viaggiatori positivi dovranno auto-isolarsi per 5 giorni.
     
  • STATI UNITI - Un test negativo a chi sbarca in uno scalo americano dalla Cina, annunciato nei giorni scorsi, sarà richiesto a partire dal 5 gennaio. Dovrà essere effettuato non oltre 48 ore prima della partenza. Misure necessarie, secondo i centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, «per aiutare a rallentare la diffusione del virus, mentre si lavora ad identificare eventuali nuove varianti».
     

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