Il sensibile aumento - dell’11% - dei procedimenti iscritti per maltrattamenti contro familiari e conviventi catalogabili come violenza di genere nel periodo 1 gennaio- 31 maggio 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019, «trend che può essere imputato alle misure di contenimento da lockdown che hanno portato a situazioni di convivenza forzata», è uno dei dati che emerge dal primo report del Ministero della Giustizia sul Codice Rosso. Il dossier è presentato in streaming dal Guardasigilli Alfonso Bonafede e all’evento partecipano anche il Premier Giuseppe Conte, la ministra per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti.
In particolare, fra agosto 2019 e luglio 2020 si è infatti registrato un incremento del numero dei procedimenti iscritti per il reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi, passato da 36.539 a 40.726 (+11%). È, viceversa, emersa una diminuzione per le altre fattispecie di reato inasprite dal Codice Rosso, «addebitabile anche alle restrizioni di movimento e di relazioni sociali imposte dal lockdown: violenza sessuale -4%, corruzione di minorenne -10%, violenza sessuale di gruppo -17%, stalking -4%.»