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Brescia

Vigile si faceva pagare le multe in contanti per pagarsi la cocaina: patteggia 9 mesi

Otto gli episodi avvenuti tra gennaio 2019 e lo scorso aprile, che la Procura di Brescia contesta a un agente della Polizia locale di Urago d'Oglio
Il sovrintendente si faceva pagare in contanti le multe contraffatte
Il sovrintendente si faceva pagare in contanti le multe contraffatte
Il sovrintendente si faceva pagare in contanti le multe contraffatte
Il sovrintendente si faceva pagare in contanti le multe contraffatte

Per pagarsi il vizio della cocaina, questa l'idea che la procura di Brescia si è fatta nel corso delle indagini, avrebbe truffato alcuni automobilisti facendosi pagare direttamente le multe in contanti. Otto gli episodi avvenuti tra gennaio 2019 e lo scorso aprile, che la procura di Brescia contesta a un agente della Polizia locale di Urago d'Oglio, M.M le sue iniziali.

Peculato, appropriazione indebita e falso ideologico i reati contestati

Ieri mattina il sovrintendente, 59anni compiuti da poco e residente a Romano di Lombardia (nella Bergamasca) è stato raggiunto dai carabinieri della stazione di Rudiano che gli hanno notificato la misura dell'interdizione dai pubblici uffici per un anno emessa dal gip su richiesta della procura di Brescia. Le truffe, per cifre che andavano dai 118 ai 190 euro, sono solo una parte delle contestazione fatte nei suoi confronti dagli inquirenti. Peculato, appropriazione indebita e falso ideologico i reati contestati al sovrintendente della Locale di Urago d'Oglio finito nei guai che questa mattina - oggi giovedì 23 febbraio 2023 - è comparso davanti al gip per l'interrogatorio di garanzia, patteggiando 9 mesi e 10 giorni.
Secondo la procura il 59enne vigile avrebbe utilizzato, tra il 4 e il 12 settembre di questo anno, avrebbe usato l'auto di servizio (una Dacia Duster) per raggiungere l'abitazione di uno spacciatore ai domiciliari a Martinengo, in provincia di Bergamo, per rifornirsi di cocaina. Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, il sovrintendente gli avrebbe permesso di ottenere il certificato di idoneità alloggiativa in un appartamento di Urago d'Oglio nonostante non avesse i requisiti e utilizzando la richiesta presentata tempo prima dal reale affittuario che sentito dal pm aveva dichiarato di avere solo ospitato l'amico e di avere inoltre prestato del denaro al vigile finito nei guai. A processo con l'agente della Locale un cittadino kosovaro la cui posizione è stata stralciata

A far partire l'indagine, iniziata ad agosto, la denuncia di due donne

A fare scattare l'indagine, iniziata lo scorso agosto, è stata la denuncia di due donne del paese che ai carabinieri di Rudiano avevano raccontato come il vigile si fosse proposto di fare da intermediario tra loro e uno straniero che viveva in affitto in un loro appartamento. Le due sorelle avevano spiegato che il 59enne sovrintendente fino a marzo aveva regolarmente versato loro il canone mensile che gli metteva in mano lo straniero. Dalla scorsa primavera però non gli avrebbe più consegnato il denaro. Per gli inquirenti il vigile si sarebbe appropriato indebitamente di 3.700 euro che lo straniero gli avrebbe girato per pagare l'appartamento. •

Paolo Cittadini

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