Si celebrerà secondo rito ordinario il processo a Davide Fontana, il 43 enne milanese in carcere con l’accusa di aver ucciso e fatto a pezzi Carol Maltesi, 26 anni, nella sua abitazione di Rescaldina (Milano), lo scorso gennaio e cui resti furono trovati due mesi dopo a Borno ( Brescia). La giovane aveva deciso di trasferirsi a Verona per stare più vicino al figlio.
La decisione è stata comunicata la mattina di questo 24 ottobre la Corte D’Assise di Busto Arsizio (Varese), rigettando l’eccezione di illegittimità costituzionale sull’esclusione del rito abbreviato per i reati puniti con l’ergastolo, presentata dalla difesa di Fontana.
Il primo no alla richiesta di abbreviato era arrivata dal giudice per le udienze preliminari
Lo scorso 13 ottobre il Gup di Busto Arsizio aveva rigettato la richiesta del processo con rito abbreviato per Davide Fontana. «Sono pentito, non riesco a guardare in faccia i genitori di Carol, ma non ho premeditato nulla», aveva detto Fontana rilasciando in aula una dichiarazione spontanea.
Il 24 ottobre è iniziato il dibattimento
Durante la prima udienza la Corte d'Assise, oltre ad aver rigettato l'eccezione di illegittimità costituzionale sull'esclusione dell'abbreviato, ha dato il via libera al processo a porte aperte e al dissequestro dei due appartamenti affittati nella medesima casa di corte a Rescaldina da vittima e killer, perchè possano tornare nelle disponibilità dei proprietari. Stefano Paloschi, avvocato della difesa, ha inoltre presentato richiesta per una perizia psichiatrica per il suo assistito.