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APPROVATO IL DL

Covid, obbligo di vaccino per gli over 50. Per servizi e negozi basterà il Green pass base

Controllo del Green pass
Controllo del Green pass
Controllo del Green pass
Controllo del Green pass

È stato approvato all'unanimità il nuovo decreto: l'obbligo vaccinale scatta per tutti gli over 50; per gli over 50 che lavorano occorrerà il super green pass (che si ottiene dopo vaccinazione o guarigione).

 

IL LAVORO. A partire dal 15 febbraio i lavoratori pubblici e privati che hanno compiuto 50 anni per andare al lavoro dovranno esibire il Super Green pass, che si ottiene con il vaccino o con la guarigione dal Covid. Chi non lo farà non riceverà lo stipendio ma conserverà il posto di lavoro e sarà considerato «assente ingiustificato, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro, fino alla presentazione». L’accesso ai luoghi di lavoro senza certificato che attesti vaccino o guarigione è vietato e chi non rispetta il divieto subirà una sanzione amministrativa tra 600 e 1500 euro. Tutte le imprese, senza eccezione dunque sul numero complessivo di dipendenti, potranno sostituire i lavoratori sospesi perché sprovvisti di certificazione verde. La sostituzione rimane di dieci giorni rinnovabili fino al 31 marzo 2022.

 

 

SERVIZI E UFFICI. Per l’accesso ai servizi alla persona, ai negozi, alle banche e gli uffici pubblici basterà il Green pass base, quello che si ottiene anche con il tampone, oltre che per vaccino o guarigione. È il compromesso che è stato raggiunto in Consiglio dei ministri dopo l’opposizione della Lega all’introduzione del Super Green pass, riservato solo a vaccinati o guariti. La bozza del decreto prevedeva l’accesso a questi servizi con il Super pass ma c'è stato l’accordo per modificarla e consentire l’accesso anche con i tamponi. 

 

SCUOLA. «C’è stata una discussione articolata e serena, che si è conclusa all’unanimità: la scelta di fondo è che si torna ad una scuola in presenza e in sicurezza». Così il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha commentato le nuove misure che modificano la gestione dei casi Covid a scuola.

 

In quelle dell’infanzia, con un positivo si va in quarantena per 10 giorni mentre alle elementari, con un caso si applica la sorveglianza con test al primo e dopo cinque giorni mentre con 2 casi si resta a casa per 10 giorni. In medie e superiori, invece, con due casi si resta in classe (con l’autosorveglianza e utilizzo della Ffp2) con tre casi vanno in Dad per 10 giorni solo i non vaccinati e chi si è vaccinato da più di quattro mesi e solo con 4 casi tutta la classe è a casa. Un punto, quest’ultimo, che ha visto salire la tensione nell’incontro tra governo e Regioni, con i governatori che volevano la didattica a distanza alle superiori a partire da 3 casi. 

 

AIFA. E intanto la Commissione Tecnico Scientifica di  Aifa, nella seduta straordinaria, su richiesta del Ministero della Salute, ha espresso il proprio parere favorevole sulla possibilità di prevedere una dose booster di vaccino anche per i soggetti di età compresa tra i 12 e i 15 anni. In analogia con quanto già stabilito per la fascia di età 16-17 anni e per i soggetti fragili di 12-15 anni, questo booster dovrà essere effettuato con il vaccino Comirnaty. 

 

 

 

 

 

 

 

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