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Nuovo governo e cultura

Sgarbi: «Darò un ruolo a Morgan». Lui: «Mi metto a disposizione»

Marco Castoldi, in arte Morgan
Marco Castoldi, in arte Morgan
Marco Castoldi, in arte Morgan
Marco Castoldi, in arte Morgan

«Bisogna creare un dipartimento ad hoc per la musica, che deve essere affiancata all’arte, e lui avrà un ruolo. Morgan è un uomo di grande intelligenza, è un uomo libero, non si nasconde dietro la retorica degli slogan fascista/antifascista». Lo dice in un’intervista a Repubblica Vittorio Sgarbi, neosottosegretario alla Cultura.

«Vittorio ha tante proposte, io mi metto a disposizione rispetto alle mie competenze, che sono diverse, sarò il sotto sotto segretario, col trattino Sgarbi l’ho conosciuto in occasione della pubblicazione di un mio libro di poesie, non a caso lui mi chiama poeta. Una persona come lui nasce ogni 300 anni, è come Pasolini o Leonardo Da Vinci, non ce n’è un altro: è l’unico che può risollevare culturalmente il nostro Paese». A parlare, ospite di Rai Radio1, a Un Giorno da Pecora, è il cantautore Morgan, al secolo Marco Castoldi, che intervenuto con Giorgio Lauro e Geppi Cucciari ha parlato del ruolo che il sottosegretario Sgarbi ha in mente per lui.

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