«Bisogna creare un dipartimento ad hoc per la musica, che deve essere affiancata all’arte, e lui avrà un ruolo. Morgan è un uomo di grande intelligenza, è un uomo libero, non si nasconde dietro la retorica degli slogan fascista/antifascista». Lo dice in un’intervista a Repubblica Vittorio Sgarbi, neosottosegretario alla Cultura.
«Vittorio ha tante proposte, io mi metto a disposizione rispetto alle mie competenze, che sono diverse, sarò il sotto sotto segretario, col trattino Sgarbi l’ho conosciuto in occasione della pubblicazione di un mio libro di poesie, non a caso lui mi chiama poeta. Una persona come lui nasce ogni 300 anni, è come Pasolini o Leonardo Da Vinci, non ce n’è un altro: è l’unico che può risollevare culturalmente il nostro Paese». A parlare, ospite di Rai Radio1, a Un Giorno da Pecora, è il cantautore Morgan, al secolo Marco Castoldi, che intervenuto con Giorgio Lauro e Geppi Cucciari ha parlato del ruolo che il sottosegretario Sgarbi ha in mente per lui.