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I DATI

Protezione civile
"Oggi il nuovo
record di guariti"

Angelo Borrelli
Angelo Borrelli
Angelo Borrelli
Angelo Borrelli

 

Complessivamente 139.422 persone in Italia sono risultate positive al coronavirus finora. Attualmente sono 95.262 le persone positive, con un incremento di 1.195 rispetto a ieri quando l’aumento era stato di 880 unità. Lo ha reso noto il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli. Sono 26.491 le persone guarite, con un aumento di 2.099 unità rispetto a ieri. I deceduti sono 17.669, 542 in più rispetto al dato complessivo alla data di ieri, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso. I ricoverati con sintomi sono 28.485, in terapia intensiva 3.693, in isolamento domiciliare 63.084. I tamponi effettuati in totale sono 807.125.

 

Sono 26.491 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 2.099 in più di ieri. È l’incremento più alto mai registrato dall’inizio dell’emergenza. Il dato è stato reso noto dalla Protezione Civile. Ieri l’aumento dei guariti era stato di 1.555.

 

«I guariti degli ultimi 10 giorni sono pari al 50 per cento del totale da inizio epidemia» 

 

Dobbiamo continuare a mantenere alta la guardia e mettere in pratica i comportamenti consigliati dagli esperti per evitare la diffusione del virus».

 

 

Oms. «Si può predisporre una valutazione del rischio di riapertura per classe di lavoro, per tipologia geografica e classe di età, sempre con un occhio alla diminuzione marcata della curva, cosa che ancora non c’è, tenendo presente il fatto che abbiamo una categoria di persone che per età ed esistenti condizioni morbose è vulnerabile. Non credo che il governo voglia procedere su una riapertura senza tenere conto di questa rischiosità che al momento è ancora molto alta». Lo ha detto Ranieri Guerra dell’Oms nel corso della conferenza stampa alla Protezione Civile.

 

"Noi non parliamo di screening di massa", prosegue Ranieri Guerra, "ma di un test a campione, questo ci permette di comprendere delle variabili all’interno della costruzione epidemica che non conosciamo e che sono fondamentali, questo con un occhio anche alla riapertura. Per questo, i passi preliminari da compiere sono parecchi, avendo visto l’andamento della curva anche oggi non siamo in diminuzione netta ma in un rallentamento della velocità di trasmissione. Questo significa che c’è un serbatoio di positivi asintomatici ma che continua a garantire la circolazione del virus, aprire in queste condizioni senza una conoscenza precisa dell’evoluzione del virus è difficile prevederlo». 

 

 

Dai per regione.  Emerge che sono 28.545 i malati in Lombardia (202 in più rispetto a ieri), 13.110 in Emilia-Romagna (+62), 10.171 in Veneto (+206), 10.989 in Piemonte (+285), 3.562 nelle Marche (-176), 5.557 in Toscana (+130), 3.245 in Liguria (+33), 3.448 nel Lazio (+83), 2.859 in Campania (+94), 1.415 in Friuli Venezia Giulia (+36), 1.940 in Trentino (+50), 1.281 in provincia di Bolzano (-20), 2.238 in Puglia (+101), 1.893 in Sicilia (+34), 1.534 in Abruzzo (+43), 823 in Umbria (-23), 606 in Valle d’Aosta (+13), 840 in Sardegna (+19), 755 in Calabria (+22), 181 in Molise (-4), 270 in Basilicata (+5). Quanto alle vittime, se ne registrano 9.722 in Lombardia (+238), 2.234 in Emilia-Romagna (+54), 736 in Veneto (+41), 1.378 in Piemonte (+59), 652 nelle Marche (+22), 392 in Toscana (+23), 654 in Liguria (+34), 221 in Campania (+5), 244 nel Lazio (+6), 169 in Friuli Venezia Giulia (+5), 219 in Puglia (+10), 183 in provincia di Bolzano (+9), 133 in Sicilia (+8), 179 in Abruzzo (+7), 50 in Umbria (+1), 102 in Valle d’Aosta (+2), 255 in Trentino (+11), 60 in Calabria (+0), 59 in Sardegna (+7), 13 in Molise (+0), 14 in Basilicata (+0). I tamponi complessivi sono 807.125, dei quali oltre 409mila in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.

 

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