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IL PUNTO DEL 6 APRILE

Protezione civile:
"Misure efficaci
Trend positivo"

Angelo Borrelli,  commissario Protezione civile
Angelo Borrelli, commissario Protezione civile
Angelo Borrelli,  commissario Protezione civile
Angelo Borrelli, commissario Protezione civile

Complessivamente 132.547 persone in Italia sono risultate positive al coronavirus finora. Attualmente sono 93.187 le persone positive, con un incremento di 1.941 rispetto a ieri quando l’aumento era stato di 2.972 unità. Lo ha reso noto la Protezione Civile. Sono 22.837 le persone guarite, con un aumento di 1.022 unità rispetto a ieri. I deceduti sono 16.523, 636 in più rispetto al dato complessivo alla data di ieri, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso. I ricoverati con sintomi sono 28.976, in terapia intensiva 3.898, in isolamento domiciliare 60.313. I tamponi effettuati in totale sono 721.732.

Il 50% dei deceduti provengono da un'unica regione, la Lombardia

Quindi  calano ancora i malati di coronavirus ricoverati nelle terapie intensive: sono 3.898 i pazienti nei reparti, 79 in meno rispetto a ieri.

«Ho firmato ieri sera un’ordinanza di Protezione civile che istituisce un Fondo per provvidenze destinate ai familiari dei sanitari deceduti", dice Borrelli, "alimentato dalla famiglia Della Valle; ringrazio Diego Della Valle che ha promosso la raccolta per chi è rimasto orfano o ha perso un familiare a causa dell’emergenza».

 

Donazioni. «Siamo arrivati ad oltre 107 milioni di euro sul conto corrente della Protezione Civile, cifra usata nell’acquisizione di respiratori e per le strutture sanitarie».  

 

«I dati di oggi confermano il trend positivo per i ricoveri in terapia intensiva, un po' meno forte sui decessi ma con un numero che è andato sempre calando». Lo ha detto Luca Richeldi, pneumologo del Gemelli, nel corso della conferenza stampa alla Protezione Civile. «Sono dati confortanti, effetti di contenimento legati alle misure di distanziamento sociale messe in atto - ha aggiunto Richeldi -, il risultato degli sforzi quotidiani».  

 

«I dati confermano sostanzialmente il trend confortante che vediamo da qualche giorno, per efficace misure di contenimento. Dal 30 marzo al 6 aprile -90% ricoverati, da 409 a 27. Per le terapie intensive il saldo era positivo, +75, il 30 marzo, oggi è di -79, che sono stati dimessi. Il trend è meno forte sui decessi, purtroppo ancora al 50% in Lombardia, ma su base settimanale la diminuzione è oltre il 20% anche per i decessi», aggiunge Richeldi.

 

 

FASE DUE. «Noi abbiamo la data del 13 aprile, una volta fatte le valutazioni tecnico scientifiche, spetterà ai decisori politici quando ci sarà la fase due. Il comitato tecnico scientifico sta lavorando, la presidenza del consiglio sta lavorando», ha aggiunto poi Borrelli.

 

Dai dati della Protezione civile emerge che sono 28.469 i malati in Lombardia (345 in più rispetto a ieri), 13.051 in Emilia-Romagna (+214), 9.722 in Veneto (+313), 10.545 in Piemonte (+368), 3,706 nelle Marche (+128), 5.301 in Toscana (+116), 3.117 in Liguria (+24), 3.300 nel Lazio (+114), 2.698 in Campania (+77), 1.396 in Friuli Venezia Giulia (+33), 1.838 in Trentino (+43), 1.260 in provincia di Bolzano (+34), 2.115 in Puglia (+93), 1.815 in Sicilia (+41), 1.425 in Abruzzo (+5), 872 in Umbria (-26), 567 in Valle d’Aosta (-9), 819 in Sardegna (+4), 722 in Calabria (+16), 187 in Molise (+0), 262 in Basilicata (+8). Quanto alle vittime, se ne registrano 9.202 in Lombardia (+297), 2.108 in Emilia-Romagna (+57), 662 in Veneto (+31), 1.251 in Piemonte (+83), 612 nelle Marche (+13), 350 in Toscana (+25), 595 in Liguria (+39), 204 in Campania (+15), 229 nel Lazio (+10), 158 in Friuli Venezia Giulia (+4), 195 in Puglia (+13), 164 in provincia di Bolzano (+6), 123 in Sicilia (+7), 169 in Abruzzo (+11), 44 in Umbria (+1), 96 in Valle d’Aosta (+5), 230 in Trentino (+13), 58 in Calabria (+2), 47 in Sardegna (+4), 13 in Molise (+0), 13 in Basilicata (+0). I tamponi complessivi sono 721.732, dei quali oltre 373mila in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.

 

 

 

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