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STRESA

Cede un cavo, precipita la funivia: 14 morti a Mottarone, tra cui giovani e bambini

La cabina precipitata a Mottarone (foto Vigili del Fuoco)
La cabina precipitata a Mottarone (foto Vigili del Fuoco)
PRECIPITA FUNIVIA MOTTARONE

Una cabina della funivia che collega Stresa con il Mottarone è precipitata e ci sono 14 vittime, fra cui due bambini e molti giovani. Sul posto squadre dei vigili del fuoco e del soccorso alpino. Due bambini di 9 e 5 anni erano stati portati in codice rosso, con le eliambulanze, a Torino, uno di loro purtroppo è deceduto. L’incidente sarebbe stato causato dal cedimento di una fune, ed è avvenuto in uno dei punti più alti del tracciato.

 

AGGIORNAMENTO ORE 21

LA DINAMICA E LE MANUTENZIONI. 

Erano circa le 12.30 quando la funivia partita venti minuti prima dal lungo lago, stava per approcciare la stazione di arrivo del Mottarone poco sotto i 1.491 metri della vetta. Poi un lungo sibilo ha scosso la stazione di arrivo, la cabina di sinistra è come rimbalzata e basculando è tornata indietro.

Pochi attimi e si è schiantata contro il primo pilone di sostegno, circa 300 metri a valle. Lo schianto violentissimo è stato fatale per 14 dei 15 occupanti. La cabina si è staccata dai cavi di sostegno, è precipitata a terra da venti metri di altezza, e poi ha iniziato a rotolare a valle fino a fermare la sua corsa contro gli alberi del bosco sottostante la funivia.

L’azienda Leitner di Vipiteno ha appreso con «profondo dolore la notizia della tragedia avvenuta tra Stresa e il Mottarone». In merito alla manutenzione dell’impianto, «l’ultimo controllo magnetoscopico della fune è stato effettuato a novembre del 2020 e gli esiti dello stesso non hanno fatto emergere alcuna criticità». «Il pensiero più profondo e commosso della nostra azienda, che rimane a completa disposizione assieme ai propri tecnici per cercare di individuare al più presto le cause della immane tragedia, va alle vittime, ai feriti e alle loro famiglie e a tutte le comunità coinvolte› dichiara Anton Seeber, presidente di Leitner.

«La revisione generale - prosegue la Leitner in una nota - che consiste in una severa revisione dell’intero impianto, dalle cabine ai carrelli, agli argani e alle apparecchiature elettriche, era stata realizzata nell’agosto del 2016. Da allora, ogni anno a novembre, si sono succeduti con regolarità i controlli alle funi. Sempre con esito positivo».

 

AGGIORNAMENTO ORE 20: LE VITTIME

Il Corriere della Sera ha pubblicato i nomi delle 13 vittime. Ci sono cinque stranieri (ma tutti residenti in Italia), un bimbo di due anni e diversi ventenni. Una delle vittime festeggiava proprio oggi il quarantesimo compleanno.

 

  • Biran Amit, nato in Israele il 2 febbraio 1991 e residente a Pavia 
  • Peleg Tal, nato in Israele il 13 agosto 1994 e residente a Pavia 
  • Biran Tom, nato a Pavia il 16 marzo 2019 e residente a Pavia 
  • Cohen Konisky Barbara, nata in Israele l’ 11 febbraio del 1950
  • Shahaisavandi Mohammadreza, nato in Iran il 25 agosto 1998, residente a Diamante 
  • Cosentino Serena, nata a Belvedere Marittimo (Cosenza) il 4 maggio del 1994 e residente a Diamante (Cosenza)
  • Malnati Silvia, nata a Varese il 7 luglio del 1994, residente a Varese 
  • Merlo Alessandro, nato a Varese il 13 aprile del 1992, residente a Varese
  • Zorloni Vittorio nato a Seregno, Milano, l’8 settembre del 1966, residente a Vedano Olona (Varese) 
  • Gasparro Angelo Vito, nato a Bari il 24 aprile 1976, residente a Castel San Giovanni (Piacenza)
  • Pistolato Roberta, nata a Bari il 23 maggio del 1981, residente a Castel San Giovanni (Piacenza) 

C'è purtroppo una 14esima vittima (ancora non è stato comunicato il nome): si tratta di uno dei due bambini che erano stati ricoverati in gravissime condizioni. Aveva nove anni.

«Due escursionisti che si trovavano in zona hanno sentito un sibilo molto intenso e poi hanno visto la cabina tornare indietro velocissima». Così la sindaca di Stresa, Marcella Severino, parlando con la stampa appena scesa dalla vetta del Mottarone, fornisce una prima ricostruzione delle testimonianze. «A quanto si è capito - dice - una delle funi si è strappata in un punto molto vicino alla vetta. La cabina ha quindi cominciato a ritornare indietro, e poi si è schiantata contro uno dei piloni, staccandosi». «Infine è caduta al suolo, rotolando lungo il pendio, per fermarsi contro alcuni abeti» ha aggiunto. Sulla funivia, aggiunge la Severino, c’erano anche alcuni turisti stranieri.

L’incidente è successo nella parte in cui la seggiovia ha maggior distacco dal terreno, ha spiegato uno dei soccorritori: «Un urto tremendo: abbiamo trovato alcune persone imprigionate nella cabina precipitata, altre invece erano state sbalzate al di fuori».

 

 

 

AGGIORNAMENTO ORE 19 «La situazione è critica. Entrambi i bambini sono in pericolo di vita». Così Fabrizio Gennari, direttore della chirurgia pediatrica dell’Ospedale Regina Margherita di Torino sulle condizioni dei due bambini di 5 e 9 anni (anche se l’età esatta non è confermata) unici sopravvissuti alla strage della funivia del Mottarone. «Stiamo operando il più piccolo, che era cosciente - spiegano Gennari e Giovanni La Valle, direttore della Città della Salute - mentre il più grande è attivato intubato e ha avuto una crisi cardiaca. La prognosi resta per entrambi riservata».

«Purtroppo sì, ci sono bambini tra le vittime». Lo dice la sindaca di Stresa, Marcella Severino, che scoppia a piangere al passaggio dei carri funebre con le prime vittime della funivia del Mottarone.

 

 

La cabina è crollata in un tratto boscoso e impervio, dove le operazioni di soccorso non sono facili. La funivia del Mottarone è stata aperta il 24 aprile dopo il periodo di chiusura dovuta alle restrizioni Covid. Un tratto panoramico della durata di 20 minuti diviso in due tronconi. La funivia era stata chiusa nel 2014 e sottoposta a lavori di manutenzione ed era stata riaperta nel 2016. Un’altra lunga chiusura si era verificata alla fine degli anni ’90. Nel luglio 2001 si era bloccata, in quel caso nel primo tratto dopo la partenza da Stresa ed stato necessario l’intervento dei soccorritori per portare in salvo una quarantina di turisti.

 

Polizia sorvola la zona della tragedia

 

«Il Ministero ha avviato le procedure per istituire una commissione su quanto accaduto e ha già avviato le verifiche sui controlli che sono stati svolti sull’impianto». Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili Enrico Giovannini, annunciando che domani si recherà a Stresa con il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio.

Per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella «il tragico incidente alla funivia Stresa-Mottarone suscita profondo dolore per le vittime e grande apprensione per quanti stanno lottando in queste ore per la vita. Esprimo alle famiglie colpite e alle comunità in lutto la partecipazione di tutta l’Italia. A questi sentimenti si affianca il richiamo al rigoroso rispetto di ogni norma di sicurezza per tutte le condizioni che riguardano i trasporti delle persone». 

Il presidente del consiglio Draghi: «Ho appreso con profondo dolore la notizia del tragico incidente della #funivia Stresa-Mottarone. Esprimo il cordoglio di tutto il Governo alle famiglie delle vittime, con un pensiero particolare rivolto ai bambini rimasti gravemente feriti e ai loro familiari».

Anche il presidente del Veneto Luca Zaia ha voluto esprimere la propria vicinanza e quella «di tutti i veneti. Un dolore immenso per le vittime e le famiglie che, probabilmente, stavano festeggiando con una bella gita la riapertura. Garantisco la pronta disponibilità del Veneto ad aiutare in qualunque modo ciò fosse necessario».

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