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Primo caso in Italia

Ostetrica rifiuta
di vaccinarsi
e viene licenziata

A Macerata il primo caso in Italia
Vaccinazione
Vaccinazione
Vaccinazione
Vaccinazione

Un’ostetrica in servizio presso l’ospedale di Macerata è stata licenziata dopo avere rifiutato più volte di vaccinarsi, nonostante si trattasse di una condizione richiesta per svolgere il suo lavoro. Qualche giorno fa - riferisce oggi il Corriere Adriatico - il direttore dell’Area Vasta 3 ha firmato la determina per il licenziamento per giusta causa e senza preavviso dell’ostetrica. Dovrebbe essere il primo caso in Italia di applicazione di questa normativa.

 

«Dispiace che sia andata a finire così, nè io nè i miei collaboratori siano contenti quando si firma un provvedimento del genere - dice Maccioni all’ANSA -, ma la storia andava avanti da mesi, più volte ci sono stati incontri e colloqui». La determina «doveva essere firmata un mese fa, poi abbiamo deciso di aspettare altri 20 giorni». Che però non sono serviti a convincere l’ ostetrica.

 

Maccioni cita una serie di norme nazionali e regionali alla base dell’obbligo vaccinale con 10 tipologie di vaccini per operatori sanitari in determinati reparti, tra cui appunto Ostetricia e Ginecologia, così come per la fascia di età da zero a 16 anni. La Regione Marche e l’Asur (Azienda Sanitaria Unica Regionale) hanno avviato un monitoraggio sull’immunizzazione degli operatori con marker, da cui è emersa la posizione dell’operatrice sanitaria. «La nostra linea è di far rispettare questo obbligo - spiega il direttore dell’Area vasta maceratese -, siamo disposti a dare flessibilità sui tempi. Ma l’obbligo va rispettato». Intanto l’ ostetrica si è rivolta ad un avvocato.

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