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Conto alla rovescia

Via ai saldi il 5 gennaio: la spesa media a persona sarà di 133 euro. Ma pesa il carovita

Le stime di Confcommercio e Confimprese. Ecco una guida all'acquisto sicuro
Conto alla rovescia per l'inizio dei saldi a Verona
Conto alla rovescia per l'inizio dei saldi a Verona
Conto alla rovescia per l'inizio dei saldi a Verona
Conto alla rovescia per l'inizio dei saldi a Verona

Conto alla rovescia per l'inizio dei saldi, che a Verona partiranno giovedì 5 gennaio. Domani si comincia in Sicilia e Basilicata, il 3 gennaio in Valle d’Aosta, il 7 in Trentino Alto Adige mentre nella maggior parte delle regioni, Veneto compreso, inizieranno giovedì 5 partiranno. Secondo le stime dell’Ufficio Studi Confcommercio saranno 15,4 milioni le famiglie che si dedicheranno allo shopping scontato e ogni persona spenderà circa 133 euro.

 

Necessità di risparmiare

A rilevare il sentiment degli italiani sull’imminente avvio dei saldi è anche il centro studi Confimprese in collaborazione con Innovation Team-Cerved, che ha condotto l’annuale sondaggio tra il 14 e il 19 dicembre. Il 30,4% approfitterà dei saldi, ma più di 6 famiglie su 10 sono ancora indecise. Cala ancora la quota di chi non è intenzionato a fare shopping e passa dal 18,9% di un anno fa al 7,9% in occasione dei saldi invernali 2023. Solo il 6,9% delle famiglie dichiara che la spesa sarà maggiore rispetto allo scorso anno, con un incremento medio di circa 100 euro per famiglia.

Tra il 7,9% che non ha intenzione di fare acquisti, le motivazioni principali riguardano la decisione di risparmiare per fare acquisti più interessanti in futuro oppure perché il periodo attuale non invoglia. Per il 21% pesa il periodo che stiamo vivendo, mentre il 18,7% dice che non avrà occasione di fare acquisti.

«Le previsioni rimangono problematiche – afferma Mario Resca, presidente Confimprese – la fiducia consumatori è sempre negativa, l’onda lunga si protrarrà anche il prossimo anno, con la speranza che il conflitto non duri per tutto il 2023».

 

Abbigliamento protagonista dei saldi

Tra le categorie merceologiche, abbigliamento-accessori è la principale voce di spesa per il 68,6% delle famiglie, seguita ad ampia distanza dai prodotti igiene e beauty (37,2%) e dall’elettronica di consumo (35,3%). Nei canali di vendita continua la forte progressione dello shopping cittadino, indicato come prima scelta dal 36,3% delle famiglie.

Arretrano sia i centri commerciali (39,5%) sia l’online (12,2%).

 

Guida all'acquisto sicuro

  • Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
     
  • Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
     
  • Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
     
  • Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
     
  • Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

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