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La disavventura

Docente bresciano bloccato in Nepal: «Sono innocente». Ma rischia fino a 5 anni di carcere

Accusato di aver raccolto reperti proibiti nel tempio di Bhaktapur, ora è in ospedale. La Farnesina tratta per farlo ritornare a casa
Il bresciano Tiziano Ronchi, 27 anni, artista e docente di Arti visive
Il bresciano Tiziano Ronchi, 27 anni, artista e docente di Arti visive
Il bresciano Tiziano Ronchi, 27 anni, artista e docente di Arti visive
Il bresciano Tiziano Ronchi, 27 anni, artista e docente di Arti visive

Aggiornamento 14 marzo 2023

La mamma di Tiziano Ronchi, il docente e artista bresciano 27enne bloccato in Nepal con l'accusa di avere raccolto reperti proibiti nel tempio di Bhaktapur, ha sentito nuovamente il figlio questa notte intorno alle 4.

«Tiziano sta bene - racconta la signora Nuccia Gatta a Bresciaoggi -, si trova in stato di fermo all'ospedale» per problemi di salute pregressi.

Nel colloquio Ronchi ha ribadito la sua innocenza: «Non ho fatto nulla», avrebbe nuovamente detto alla madre chiedendo - ignaro della risonanza del caso a livello nazionale - di avvisare l'Accademia Santa Giulia dove insegna arti visive.

Rammaricato per la vicenda anche perché, ha spiegato, ha tante mostre e progetti in cantiere da portare avanti. Attraverso il Consolato il 27enne ha scelto un legale che avrà il compito di difenderlo. Le indagini sono in corso e l'accusa deve essere ancora formalizzata con precisione: se confermata, il docente bresciano rischia fino a 5 anni di carcere. I tempi, purtroppo, non si annunciano brevi.

 

13 marzo 2023

Tiziano Ronchi, docente 27enne bresciano che di arte vive e fa vivere tanti tra coloro che come lui nutrono questa grande passione, ora si trova in ospedale in Nepal dopo aver rischiato di finire in carcere e non può lasciare il Paese: è accusato di aver raccolto reperti archeologici durante la visita a un tempio. La vicenda è rimbalzata in Italia e lunedì 13 marzo potrebbe essere una giornata decisiva per l'insegnante di Arti visive all’Accademia Santa Giulia.

La famiglia è in costante contatto con la Farnesina e con il Consolato. Da entrambi ha avuto un grande supporto, ma è evidente che un figlio lontano e alle prese con un confronto con schemi in una terra straniera, è un pensiero enorme.

La questione, secondo la ricostruzione degli addetti ai lavori nepalesi, sarebbe relativa all’attenzione particolare mostrata verso un antico frammento ligneo che si trovava appoggiato al terreno durante la visita a un tempio.

Ben diversa la versione difensiva, in cui i frammenti sarebbero stati notati per terra: una volta raccolti e osservati sarebbero state riposti dove giacevano, senza alcun impossessamento. Ma per chi ha valutato la vicenda in Nepal, la situazione sarebbe molto più complessa al punto di non consentire all’esperto d’arte bresciano di lasciare il Paese asiatico.

La notizia della disavventura capitata a Tiziano Ronchi si è diffusa a Brescia, tra i conoscenti, e non ha provocato solamente dolore. Tutti sono rimasti colpiti e nessuno riesce a capacitarsi di quello che risulta essere un comportamento inconcepibile da parte di tutti coloro che conoscono il ragazzo. Come si è detto, quando queste situazioni si verificano in zone lontane da quelle in cui si vive tutto si complica.

Mario Pari

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