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Approvato il decreto

Green pass obbligatorio per tutti i lavoratori dal 15 ottobre, anche per autonomi e colf

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Green pass obbligatorio  (Foto Ansa)
Green pass obbligatorio (Foto Ansa)
Green pass, diretta consiglio dei ministri

Il Consiglio dei ministri ha approvato all'unanimità il decreto legge che estende l'obbligo del Green pass a tutti i lavoratori del pubblico e del privato. È quanto si apprende da diverse fonti governative. L'estensione del Green pass scatterà dal 15 ottobre. Tra le novità, la sospensione dal lavoro, e quindi dallo stipendio, dopo 5 giorni di accesso senza certificato (un giorno nel settore privato).

L’obbligo di Green pass per l’ingresso nei luoghi di lavoro vale per tutti i lavoratori privati, dunque sono inclusi gli autonomi e i collaboratori familiari. È quanto spiegano fonti di governo, interpellate al riguardo. L’obbligo dunque si applicherà ad esempio all’idraulico o all’elettricista che svolga il suo lavoro nel pubblico e nel privato, ma anche a colf e badanti. La norma dispone infatti che «chiunque svolge una attività lavorativa nel settore privato è fatto obbligo, ai fini dell’accesso nei luoghi in cui la predetta attività è svolta, di possedere e di esibire su richiesta la certificazione verde».

 

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha dichiarato che i tamponi saranno gratuiti solo per chi è esente dal Green pass per diversi motivi sanitari. «L'estensione del Green pass è per garantire sicurezza nei luoghi di lavoro».

Il ministro Renato Brunetta: «La strategia è universalistica, per tutto il mondo del lavoro, perché vogliamo accelerare le vaccinazioni rima che si sviluppino altre varianti».

Il ministro Maria Stella Gelmini: «I tamponi per andare a lavorare saranno a prezzo calmierato. E gratuiti per chi non può fare il vaccino».

Il ministro Andrea Orlando: «Riguardo le sanzioni, non sono agganciabili a sanzioni disciplinari e non concorrono a licenziamenti. Questa normativa è fatta solo per aumentare la sicurezza sul luogo di lavoro e incentivare la vaccinazione».

 

LE NUOVE MISURE

 

Dal 15 ottobre al 31 dicembre 2021, data di scadenza dello stato d'emergenza, il Green pass sarà obbligatorio per l'accesso a tutti i luoghi di lavoro pubblici e privati, anche per i lavoratori esterni all'amministrazione o all'azienda. Lo prevede la bozza di decreto legge sul "super" Green pass, ancora suscettibile di modifiche in Consiglio dei ministri.

La bozza che l'ANSA ha potuto visionare è composta da 8 articoli, con alcune norme ancora incomplete, e disciplina l'obbligo per l'ingresso nei luoghi di lavoro, per tutti i dipendenti e anche per chi acceda a quei luoghi per svolgere la sua "attività lavorativa e formativa".

 

Green pass subito ai guariti dopo la prima dose

I guariti dal Covid non dovranno più attendere 15 giorni dalla prima dose di vaccino anticovid per avere il green pass ma lo otterranno subito dopo la prima somministrazione. L'articolo 4 comma 3 modifica infatti la normativa attuale sostituendo il passaggio in cui si affermava che la certificazione era valida "dal quindicesimo giorno successivo alla somministrazione" con le parole "dalla medesima somministrazione".

 

Chi è senza non può essere licenziato

Chi non ha il Green pass avrà comunque il "diritto alla conservazione del rapporto di lavoro". Lo specificano le norme della bozza del dl per il "super" Green pass, suscettibile di modifiche in Cdm. La bozza prevede sanzioni, inclusa la sospensione e lo stop allo stipendio, per chi per cinque giorni consecutivi si presenti al lavoro senza Green pass. Ma in ogni caso non si potrà arrivare al licenziamento del lavoratore. Nel settore privato, la sospensione dal lavoro è dal primo giorno.

 

Obbligo per eletti e vertici delle istituzioni

L'obbligo di Green pass per l'accesso ai luoghi di lavoro si applica anche "ai soggetti titolari di cariche elettive o di cariche istituzionali di vertice". La bozza di dl Green pass estende così l'obbligo - e relative sanzioni - a sindaci e presidenti di Regione, nonché ai consiglieri. Sugli organi costituzionali, come le Camere, però, il governo non può intervenire dal momento che hanno autodichia, autonomia decisionale, dunque una norma dispone: "Gli organi costituzionali, ciascuno nell'ambito della propria autonomia, adeguano il proprio ordinamento". Sparisce il termine del 15 ottobre per adeguarsi, che era nelle prime bozze.

 

In aggiornamento

 

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Un decreto unico per estendere l’obbligo di Green pass da metà ottobre sia ai lavoratori pubblici che ai privati sarà oggi pomeriggio all’attenzione del consiglio dei ministri, preceduto da una riunione della cabina di regia.

Ieri Draghi lo ha illustrato ai sindacati, che danno un assenso di massima a patto che i tamponi siano gratuiti. È legge, intanto, il decreto di fine luglio. Il nuovo «super green pass» dovrebbe entrare in vigore da metà ottobre. Restano le perplessità della Lega su un obbligo erga omnes.

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