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La festa

Cuochi, baby sitter e tassisti: i nonni «salvano» le famiglie

In occasione festa dei nonni che si celebra oggi, 2 ottobre, la Cisl pensionati Veneto ha promosso un questionario. Due su tre si prendono cura regolarmente dei loro nipoti

Compagni di gioco, baby sitter, cuochi, educatori e persino tassisti. In una parola nonni. Figure importantissime per i bambini, capaci di donare un amore incondizionato con tanta pazienza e senza la severità dei genitori. Concedendosi pure di viziarli un po', con qualche biscotto in più dato di nascosto, mancette generose e regali inaspettati. Con i nonni si crea una complicità unica e per i nipoti, anche quando cresceranno, i ricordi dei momenti vissuti insieme resteranno indelebili. Oggi, domenica 2 ottobre, è la loro festa: una ricorrenza che si celebra in molti Paesi del mondo (negli Usa è nata nel 1978) e che in Italia è stata stabilita per legge nel 2005 «quale momento per celebrare l'importanza del ruolo svolto dai nonni all'interno delle famiglie e della società». In Italia la scelta del 2 ottobre non è stata casuale: nel calendario liturgico cattolico questa data è anche la festa degli Angeli Custodi.

Il sondaggio

In quest'occasione la Cisl pensionati Veneto ha promosso un questionario, rivolto appunto ai nonni e alle nonne di diverse fasce di età (dai 50 anni agli over 80) per capire quale sia il loro ruolo e che significato abbia la loro figura. I dati che emergono non lasciano spazio a dubbi: la figura del nonno oggi è più che mai importante e non solo dal punto di vista affettivo ma anche dal lato pratico. Il loro supporto, soprattutto nelle famiglie in cui entrambi i genitori lavorano, è indispensabile. Un contributo anche per quel che riguarda il bilancio perché, grazie a loro, non si deve affrontare la spesa delle baby sitter. Due su tre si prendono regolarmente cura dei nipoti.

L'aiuto

Il 37% degli intervistati è coinvolto tutti i giorni nella gestione dei nipoti, soprattutto di quelli nelle fasce d'età più piccole. Il 30% è coinvolto periodicamente, spesso in alternanza con gli altri nonni. E le attività che svolgono sono le più disparate: accompagno e vanno a prendere i bimbi all'asilo, a scuola o alle attività sportive, preparano pranzi e cene, giocano con i piccoli finché i genitori non rientrano dal lavoro. Il 22% dei nonni è un porto sicuro in caso di emergenze, come le malattie, mentre soltanto l'11% afferma di non essere coinvolto nella gestione dei nipoti. Qui rientrano soprattutto gli ultra 80enni, che in due casi hanno però sottolineato di essersi presi cura in passato dei bambini. Un impegno non da poco.

Il 24% degli intervistati ha un solo nipote, il 31% ne ha due, il 26% ne ha tre, il 14% ne ha quattro, e il 9% ha da cinque nipoti in su. Il totale, considerando che le persone che hanno risposto al sondaggio della Cisl sono state 120, sono almeno 300 nipoti, di cui il 28% fra gli 0 e i 5 anni e il 27% fra i 6 e i 10. Il 17% hanno fra gli 11 e i 13 anni e il 28% oltre i 14 anni.

Fatica e soddisfazioni

Un "lavoro" stancante quello dei nonni, ma anche gratificante, ricco di gioia e di sorprese. In molti hanno considerato che poter accudire i nipoti è un vantaggio anche perché in questo modo, è più facile essere attivi fisicamente e psichicamente, altri hanno sottolineato che è «come avere una finestra sul mondo di oggi». «Con i nipoti mi sento più felice e mi passa la malinconia» il pensiero di alcuni. «Da nonno apprezzo quello che non ho potuto vivere con mio figlio perché lavoravo» e, ancora «È bello stare insieme a un bambino che scopre il mondo».

Claudia Milani Vicenzi

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