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A due anni dal dramma

Emma e la tragedia di Corinaldo: «I ricordi non salvano le lacrime»

Emma Fabini
Emma Fabini
Emma Fabini
Emma Fabini

È stato presentato al Teatro La Fenice di Senigallia il libro «I ricordi non salvano le lacrime», Edizioni Zefiro (2920) scritto da Fabio Fabini padre di Emma, morta nella tragedia di Corinaldo (Ancona) durante un concerto in discoteca finito con 6 morti e 59 feriti nella notte fra il 7 e l'8 dicembre 2018. Le cause furono le inesistenti condizioni di sicurezza e la calca, circa 1400 persone rispetto alle 450 che il posto avrebbe potuto contenere e di conseguenza lo scatenarsi del panico a causa di malintenzionati che hanno spruzzato spray al peperoncino: da qui la corsa in massa dei presenti verso l'uscita di emergenza sul retro del locale, data l'inspiegabile chiusura dell'altra porta.

 

Nell'ambito del terzo appuntamento della XXII edizione della rassegna, «Incontri con la Storia», promossa dall’Associazione di storia contemporanea, in collaborazione con la Libreria Iobook, il libro dedicato alla memoria di Emma commuove e indigna ed è uscito proprio nel giorno in cui la ragazza avrebbe compiuto 16 anni. Insieme a lei sono state ricordate le altre vittime di quella notte.

 

Emma si trovava là per trascorrere momenti di spensieratezza. A vivere quei momenti terribili c'erano anche Asia, Benedetta, Daniele, Mattia ed Eleonora, vittime alla Lanterna Azzurra di Corinaldo di un fatto di cronaca che ha profondamente colpito la comunità e l'Italia intera poiché ha spezzato la vita di cinque adolescenti e una mamma di 39 anni che accompagnava. Nell'incontro in memoria non si è parlato solo delle cause e delle responsabilità ma, soprattutto, di Emma, una adolescente alla quale è stato tolto il futuro. Il libro utilizza la formula del dialogo tra un padre e una figlia reso possibile dalla forza dell'amore nonché da un'empatia che va oltre la morte.

 

La biografia è nata per restituire una dimensione di realtà ad Emma, farla conoscere per quel che era, dando voce ai suoi ricordi e alle sue speranze di ragazzina matura attraverso racconti, pagine del suo diario, temi scolastici in cui oggi ritroviamo la sua personalità creativa. «Volevamo darle la possibilità di far scoprire, anche a chi non l’ha conosciuta, la grandezza del suo cuore, perché rimanga nella memoria dei suoi coetanei, affinché non scompaia troppo presto tra le pieghe del tempo».

Michela Pezzani

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