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la riapertura del caso

Caso Orlandi, il Vaticano avvia nuove indagini

La famiglia: «Da un anno attendevamo di essere ascoltati»
Pietro Orlandi, a Piazza del Campidoglio, durante la marcia per Emanuela nel 2012
Pietro Orlandi, a Piazza del Campidoglio, durante la marcia per Emanuela nel 2012
Pietro Orlandi, a Piazza del Campidoglio, durante la marcia per Emanuela nel 2012
Pietro Orlandi, a Piazza del Campidoglio, durante la marcia per Emanuela nel 2012

Il promotore della giustizia Vaticana Alessandro Diddi avvierà nuove indagini in relazione alla scomparsa di Emanuela Orlandi avvenuta a Roma nel giugno del 1983. In base a quanto si apprende l’iniziativa è legata ad una serie di istanze presentate in passato da Pietro Orlandi, fratello di Emanuela.

La magistratura vaticana in primo luogo analizzerà gli atti e i documenti relativi alle vecchie indagini. Il procedimento della Procura di Roma sulle sparizioni della Orlandi e di Mirella Gregori, quest’ultima avvenuta il 7 maggio sempre del 1983, venne archiviato nell’ottobre del 2015 su richieste dall’allora procuratore capo Giuseppe Pignatone, e ora presidente del Tribunale vaticano, e dai sostituti Ilaria Calò e Simona Maisto.

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«Noi ne siamo all’oscuro, lo apprendiamo dagli organi di stampa ma certo è da un anno che attendevamo di essere ascoltati», dice la legale della famiglia Orlandi, Laura Sgrò, commentando la notizia della riapertura delle indagini vaticane.

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