Il contenimento del contagio da Coronavirus sta facendo scattare un’ondata di controllo sociale, figlia della paura e della preoccupazione di dover rimanere molti giorni in più segregati in casa se tutti non rispetteranno le regole. E così si è aperta la caccia al trasgressore dei divieti.
Sul web ora sono tanti i segnalatori civici che sull’onda del #iorestoacasa pubblicano sui social foto di persone per la strada additandole come trasgressori.
Ma bisogna fare attenzione a condividere fotografie di chi fa jogging o di chi uscirebbe di casa violando le regole. Tante le fotografie in chiaro, targhe di veicoli e numeri civici di abitazioni private resa pubblica nel web. Tutti dati personali che per la nostra legge non possono essere diffusi da privati, neppure per denunciare presunti illeciti.
Chi pubblica tali foto, oltre a un eventuale risarcimento in sede civile, rischia di dover rispondere del reato di diffamazione aggravata se la fotografia viene accompagnata da post che etichettano i soggetti ritratti come trasgressori. Perché non può sapere la ragione per cui quella persona è uscita.
Se una persona ha il dubbio che si sta commettendo un illecito, deve segnalarlo alle autorità competenti, polizia o carabinieri, le uniche incaricate a verificare la regolarità o meno della presenza in strada.