Arriva il maltempo, dopo tanta siccità, e si abbatte su Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige, dove in fretta e furia cento persone sono state evacuate in Val di Fassa da alberghi e abitazioni private per il rischio di smottamenti, mentre è in corso il primo esodo di agosto con tanti italiani e turisti stranieri in marcia su strade e autostrade con incidenti e code.
In particolare, la situazione più critica si è avuta soprattutto nella zona di Vigo di Fassa, dove una bomba d’acqua ha provocato in breve tempo frane e l’esondazione di alcuni torrenti, come a Fontanazzo e Campestrin, frazioni di Mazzin e San Jan, dove una enorme frana di fango colato ha invaso la strada. Le persone evacuate trascorreranno la notte nel Centro della Protezione civile e nelle palestre.
In queste ore in valle di Fassa si sta approntando un Centro operativo dove confluiscono le informazioni raccolte dai tecnici della Provincia di Trento e dai vigili del fuoco che stanno presidiando le zone più critiche in seguito alle forti precipitazioni. Molti gli operatori coinvolti in questa prima fase di improvviso allarme. Tanti i problemi segnalati un pò in tutta la valle, come esondazioni, massi pericolanti, cedimento di strade. Si stanno pianificando le procedure di emergenza notturne e si pensa anche al lavoro di domani, con i tecnici del Servizio bacini montani. La situazione è in evoluzione e finora non risultano persone ferite, vittime o dispersi.
Anche in Valle d’Aosta il maltempo ha causato la chiusura di alcune strade e quattro persone sono state recuperate mentre erano in macchina, bloccate da una frana, sulla strada che porta in Val Ferret, sopra Courmayer. L’avvio del primo weekend di agosto - con previsioni di allerta gialla che domani scatterà in alcuni settori del Piemonte, Toscana, e Veneto - ha portato l’immancabile traffico per raggiungere i luoghi di villeggiatura. Questa di sabato 6 agosto sarà la giornata più complicata con il bollettino che diventa nero per poi tornare rosso a partire dal pomeriggio e per tutta la domenica.
Da ieri pomeriggio è scattato il divieto di circolazione per i mezzi pesanti che, nel weekend, potranno circolare esclusivamente nelle ore notturne. Ad essere interessati dal traffico saranno, ovviamente, gli itinerari turistici: la A2 «Autostrada del Mediterraneo» che attraversa Campania, Basilicata e Calabria; le statali Jonica e Tirrena Inferiore in Calabria; le autostrade A19 Palermo-Catania e A29 Palermo-Mazara del Vallo in Sicilia; la statale 131 Carlo Felice in Sardegna; la Pontina nel Lazio, arteria particolarmente trafficata che insieme all’Appia assicura i collegamenti tra Roma e le località turistiche del basso Lazio; la E45 che interessa Umbria, Toscana, Emilia Romagna e collega il nord est con il centro Italia; le direttrici Aurelia (Lazio, Toscana e Liguria) e Adriatica (Puglia, Molise, Abruzzo, Emilia-Romagna e Veneto). Infine al nord i Raccordi Autostradali in Friuli Venezia Giulia verso i valichi di confine, la statale del Lago di Como e dello Spluga in Lombardia, la statale di Val Trebbia in Liguria, la statale della Valle D’Aosta e Romea tra Emilia Romagna e Veneto e la SS 51 di Alemagna in Veneto. La situazione sulle strade resterà critica anche nei prossimi tre fine settimana, con bollino rosso. A complicare le cose sarà anche la forte ondata di calore che sta tenendo sotto scacco l’Italia, anche se da domenica è previsto un netto calo delle temperature con un peggioramento della situazione meteo nelle regioni del Nord.