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VACCINO DAY IL 27 DICEMBRE

Arcuri: «Evitare la terza ondata, la vaccinazione di massa sarebbe complicata»

Arcuri alla presentazione della vaccinazione anti covid
Arcuri alla presentazione della vaccinazione anti covid
Arcuri alla presentazione della vaccinazione anti covid
Arcuri alla presentazione della vaccinazione anti covid

Il rischio della terza ondata «esiste. Lo dicono i dati degli ultimi giorni. La curva dei contagi, dopo le decisioni del governo di novembre, ha registrato un vistoso rallentamento ma non si è appiattita. Per questo ora sono state di nuovo adottate misure più severe, come in altri Paesi». Così il commissario straordinario all’emergenza Covid-19 Domenico Arcuri su la Repubblica, dove fa presente che «sarebbe davvero complicato iniziare la più grande campagna di vaccinazione di massa di sempre nel corso della terza ondata. Dobbiamo fare tutti tutto il possibile per evitarla».

 

«Intanto se ci sono problemi di mobilità delle persone non è facile organizzare la somministrazione - osserva - inoltre i contagi devono essere almeno calmierati, se non azzerati, per puntare all’immunità di gregge. Sarebbe davvero grave ritardare la tabella di marcia definita per somministrare i vaccini e portare con più fatica il Paese fuori dalla più grave crisi dal dopoguerra. È come l’alba, all’inizio la luce è fioca, poi, piano piano vince contro il buio».

 

VACCINO DAY. «Il 27 dicembre è una data concordata con l’Ue per dare un segnale di unità e condivisione. In Italia 10mila operatori sanitari, medici e infermieri, si sono prenotati spontaneamente per la vaccinazione che consentirà in partenza di avere ospedali Covid free». Così Nicola Magrini, direttore dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), sul Corriere della sera dove racconta i prossimi passi: «Il 24 dicembre, una volta che il vaccino sarà approvato dall’Agenzia europea lunedì 21 dicembre e poi dalla Commissione europea e da Aifa, camion dell’azienda Pfizer partiranno dal sito di produzione in Belgio con i primi quantitativi. Il 25 dicembre, scortati dall’esercito, raggiungeranno lo Spallanzani. Da qui, tra il 25 e il 26, le dosi saranno inviate alle Regioni. Il 27 saremo pronti».

 

Dopo «inizieranno regolari consegne settimanali da circa 300mila dosi ciascuna, destinate ai 222 punti di vaccinazione già indicati dalle Regioni ai quali se ne aggiungeranno altri fino ad arrivare ai 300 concordati». «Le consegne andranno avanti così per circa un mese - osserva - poi dovremmo cominciare a ricevere anche il vaccino di Moderna, se sarà approvato i primi di gennaio. Nel primo trimestre contiamo di immunizzare un milione e mezzo di italiani al mese appartenenti alle categorie indicate come prioritarie: operatori sanitari, lavoratori e ospiti delle Rsa.

 

Il via libera formale è previsto il 23, il giorno stesso le agenzie regolatorie nazionali come Aifa riceveranno le schede tecniche - rileva - noi abbiamo già trasmesso ad Ema la traduzione italiana, un documento di 25 pagine. Sul nostro sito pubblicheremo tutte le informazioni per i cittadini». Per ogni vaccinazione serve «una mezz’ora in tutto. È un atto medico a tutti gli effetti che quindi prevede informazioni dialogate e la firma del consenso».

 

Aifa «valuterà per ciascun vaccino la rimborsabilità da parte nel nostro Servizio sanitario nazionale e, a partire dal secondo vaccino, valuterà la sovrapponibilità tra i vari prodotti in modo comparativo. Abbiamo istituito un Comitato Scientifico ad hoc sulla sorveglianza dei vaccini per monitorare i possibili effetti indesiderati e valutarne in modo comparativo la sicurezza». I bambini «saranno tra gli ultimi a essere vaccinati, dopo l’estate. È la categoria a minor rischio. Non sviluppano la malattia e rispondono meglio all’infezione».

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